Si trattava di una residenza posta al di fuori della città, che serviva da ritiro nei periodi di villeggiatura: in particolare sono molto note quelle Estensi, sul Delta del Po. Quest’idea della villa di delizie diventerà cosa viva, addirittura fino ai giorni nostri, con lo stesso immediato piacere, che sorprende per la sua delicatezza gioiosa, immutata da secoli. Tutto merito di quel buontempone del conte Pirro.
Parlo precisamente di Villa Litta a Lainate, che stupisce per le fontane, i giochi d’acqua, le grotte artificiali dalle finte stalattiti e ricoperte da mosaici di ciottoli, bianchi e neri, ma soprattutto per gli “scherzi d’acqua” che funzionano esattamente come allora. E così in un’afosa domenica decidiamo finalmente di andare lì, forse proprio per gli scherzi d’acqua … e tutto, ma proprio tutto supera in bellezza le nostre aspettative. Il Ninfeo è un luogo di grande suggestione, proprio perché sorprendente, i sofisticati meccanismi idraulici sono originali e solo alla fine della visita scopri gli abili fontanieri che li attivano. Tu cammini in mezzo alle sale riccamente decorate ed a un certo punto vieni spruzzato non si sa come o da dove e ti immagini come si divertiva il conte Pirro, ma in verità ti stai divertendo anche tu, per la sorpresa allegra, in modo leggero, pulito, come un bambino. Gli spruzzi infatti si levano e si incrociano, alle volte arrivano dall’alto, a cascata, zampilli imprevedibili schizzano da pavimenti e pareti. Che bello.
Il conte se ne intendeva di alchimia e allora ecco una stanza aperta sulla sommità, per evitare che gli esperimenti volgano al peggio, e nella quale si vede un automa: nella fontana si aziona una gallina che fa un uovo d’oro che poi subito si riprende, e l’acqua gronda dall’alto. Pare che pure Stendhal si fosse invaghito di questo posto, soprattutto si narra di un gradino che gli aveva fatto uno scherzetto, perché alcuni meccanismi sono a pressione e ti parte subito il getto d’acqua… Fu anche meravigliato dal labirinto decorato a rondini, l’unico posto dell’intero complesso in cui non si è osservati, nella cui penombra le statue delle Naiadi nude sembrano delle donne in procinto di lavarsi: i getti d’acqua coprono pudicamente le loro nudità.
È tutto così delizioso.