La prima schiavetta digitale
La scorsa settimana è uscita la notizia che attendevo da tempo: finalmente una lavoratrice ha creato a sue spese l’avatar, a propria immagine e somiglianza, e l’ha mandata a lavorare al suo posto. Vero che la lavoratrice è una modella, che l’avatar è la sua riproduzione digitale perfetta, ed è quindi comprensibile che le agenzie di moda paghino per un qualcosa di indistinguibile dall’immagine della ragazza in carne ed ossa.