Quando il medico fa l’interfaccia computer-cervello

In questa rubrica ho spesso parlato di Neuralink, l’azienda di Musk che prova a produrre un’interfaccia computer-cervello per migliorare la qualità della vita di diversi pazienti affetti da problemi neurologici. Ricorderete i video sorprendenti di scimmie, maiali e caprette che riescono ad interagire con il computer, e poi da ultimo il primo paziente tetraplegico che quest’anno ha ripreso a controllare il mouse, giocare a videogiochi, fare post su social media e quindi socializzare meglio di prima.

Calma e gesso

Tre settimane fa vi raccontavo come la gara tra Trump ed Harris fosse diventata calda, con animi agitati e tanti VIP in campo per l’uno o per l’altro candidato. Fino all’ultimo l’ex-Presidente ha continuato a ripeterci quant’è bravo, ma ha dato molto spazio alla squadra che ha ben figurato, mentre la Vicepresidente ha proseguito con l’elettroencefalogramma piatto, e la sua squadra ha fatto cilecca. Sappiamo com’è finita: Trump ha vinto alla grande, Harris e Biden hanno promesso una transizione senza drammi, per il bene del Paese. Infatti, mai come oggi serve calma e gesso.

Per i robot umanoidi possiamo aspettare

Elon Musk oltre ad essere un inventore ed imprenditore vulcanico, è anche un venditore di tappeti ed aria fritta, e spero abbiamo tutti imparato a prendere con le molle quanto annuncia, specie quando dice che sarà disponibile a breve. Musk riesce a fare quello che dice, ma nella maggior parte dei casi molto dopo quanto avesse previsto inizialmente. L’idea che Optimus, il robot umanoide che dovrebbe arrivare in casa nostra ad aiutarci nelle faccende domestiche, costi poco e sia disponibile a breve, è soggetta al rischio di forti ritardi.

Epidemia ADHD

Negli ultimi anni la sigla ADHD (disordine dell’attenzione ed iperattività) è entrata nel linguaggio comune, dal momento che i casi sono letteralmente esplosi sia per i bambini sia per i giovani adulti.  Mentre a livello mondiale la diagnosi viene fatta con criteri diversi e le percentuali di incidenza variano, qui in America siamo in epidemia, come vedete dal grafico. 

La cena di gala al NIAF

E’ il 26 ottobre e sono a Washington, dove ancora una volta partecipo alla cena di gala dell’associazione degli italo americani (National Italian American Foundation, NIAF): un’occasione per rivedere amici e conoscere altri emigrati, più spesso figli e nipoti di chi lasciò il nostro paese in nave e con valigie di cartone.

Come si sviluppa l’open AI

Sabato scorso abbiamo discusso di open AI con una platea di appassionati bergamaschi, ed ho ripetuto della necessità di sperimentare, giocare e divertirsi con questi strumenti, non necessariamente per fare qualcosa di concreto nell'immediato, piuttosto per imparare a capire come possono essere utili nel nostro contesto in futuro.

Dove funzionano gli LLM

Ad inizio 2021, nel boom dei charger per le auto elettriche, mi ritrovai una bella gatta da pelare: assumere e formare un numero sufficiente di persone per il supporto clienti, per stare al passo con la crescita delle chiamate. Il lavoro nel supporto clienti è antipatico: una chiamata dopo l’altra è una sequela di persone stressate, che si lamentano, ti insultano, chiedono aiuto, non sanno cosa premere sullo schermo, ed hanno fretta.

La gara si fa calda

Negli ultimi giorni la gara tra Harris e Trump s’è fatta calda, con entrambe i contendenti ad alzare i toni per polarizzare sempre di più il popolo americano, e tanti VIP che scendono in campo per aiutarli. Ora che abbiamo fatto il pieno di foliage e pumpkin spiced latte, ci attacchiamo a TV e social media per il finale della battaglia che si preannuncia epica.

Nobel ed intelligenza artificiale

Quest’anno a Stoccolma si son fatti prendere la mano, dando i Nobel per la fisica e per la chimica a ricercatori impegnati sull’intelligenza artificiale. Nel primo caso Hinton e Hopfield sono riconosciuti come genitori dell’intelligenza artificiale perché già negli anni 80 hanno usato concetti della fisica per mettere le basi delle reti neuronali, ossia quei programmi software che molto grossolanamente imitano l’architettura dei nostri neuroni e sinapsi e riescono ad imparare. 

Che affarone il foliage

Quando si tratta di spendere e spandere, qui in America andiamo alla grande: dalla quantità di rifiuti che generiamo, ai garage pieni di ogni attrezzo immaginabile e decorazioni diverse per Halloween, Natale e mille altre celebrazioni, i sintomi del nostro consumismo sono evidenti. Per me, cresciuto tra parchi torinesi e colline astigiane, uno su tutti è particolarmente divertente: il foliage.