Pragmatismo e principi

Oltre all’aspetto economico dell’intelligenza artificiale, di cui ho parlato in termini di attori di mercato, investitori e possibilita’ di guadagnare davvero da questa innovazione tecnologica, non manca giorno che politici e giornalisti ci spaventino su questioni di principio. E se il ranocchio elettronico sviluppa una coscienza ed un senso di se’? E se poi si mette in testa di sovvertire le leggi di Asimov? Ripassiamole...

Spring break 2025

Dopo aver spalato più di mezzo metro di neve quest’inverno, per una volta ho deciso di unirmi alla folla di giovani universitari che scende sulla Florida come gli Unni dei tempi migliori. Sono conscio dei rischi: con mia moglie vogliamo semplicemente sdraiarci in spiaggia, qualche giorno di relax, nuotate e poi rientrare. Attorno a noi migliaia di ragazzi che hanno una settimana di pausa dai corsi prima della preparazione degli esami di fine anno.

The winner takes it all?

La famosa canzone degli ABBA risuona nella testa di tutti quelli coinvolti nello sviluppo e commercializzazione delle piattaforme di intelligenza artificiale, siano esse LLM, agenti, o sviluppi innovativi.

DeepSeek funziona e la maggior parte degli utenti usa la versione gratuita, al contrario di ChatGPT dove il 75% usa quella a pagamento. È anche notevolmente aumentata la percentuale di persone che usano l’AI, siamo al 93% totale con un 62% che lo usa sia per scopi personali sia professionali.

Unprovoked al termine

La parola più ripetuta da Biden e dai media mainstream negli ultimi anni è stata unprovoked, ovvero “non provocata”. Ce l’hanno martellata di continuo per convincerci della sostanziale differenza tra noi e l’avversario, per dipingerlo come demonio, male estremo sub-umano.

L’occhio di Dio è gratis

Tesla, GM e concorrenti tradizionali promuovo molto la guida autonoma, ovvero il sistema di telecamere, a volte Lidar, ed intelligenza artificiale che consente alla macchina diversi gradi di indipendenza, dal parcheggiare da sola a fare interi viaggi senza che l’autista debba intervenire. 

Musk al governo

Con una battuta che ha fatto ridere solo tre delle centinaia di europei che lo ascoltavano a Monaco di Baviera, Vance ha detto: “noi americani abbiamo sopportato la vostra Greta per dieci anni, voi potete sopportare Musk per qualche mese”. In America abbiamo riso in tanti, e di gusto.

La sottile line tra pensiero e memoria

Il nostro corpo ha 12 paia di nervi nel cranio, 78 organi, 206 ossa, 700 muscoli ed 85 miliardi di neuroni: tanta roba. Se prendiamo ad esempio uno studente di medicina, gli dobbiamo mettere in memoria circa 30.000 procedure, tante sono le malattie e le attività che dovrà svolgere per diagnosticare e curare i malanni. Per ogni specializzazione medica, ogni giorno escono 130-160 pagine di nuovi articoli scientifici che in teoria ogni professionista dovrebbe leggersi, se non studiare a memoria. Una cosa fattibile, se non fosse che quel giorno lo devono spendere con i pazienti e non più piegati sui libri.

Il Presidente Negoziatore

Le prime settimane di Trump hanno messo in mostra il suo ruolo preferito, quello del negoziatore di accordi commerciali. Media e benpensanti, sempre confusi tra guardare il dito e la luna, hanno gridato allo scandalo per tutte le ancore che ha lanciato: voglio la Groenlandia, voglio Panama, metto 25% di dazi a Canada e Messico e 10% alla Cina. Fiumi di parole su quanto sia matto, spregiudicato, irriguardoso delle istituzioni, del rispetto per gli alleati, e quanto sia egocentrico. È un modo di interpretare le sue uscite.

Gli agenti AI e i medici

La scorsa settimana ha visto un buon successo di ChatGPT4, che in un trial randomizzato ha dimostrato di poter aiutare il medico a diagnosticare meglio, a livello di una squadra di dottori. È un bel passo avanti rispetto all’uso precedente, quello in cui il dottore ordinava a ChatGPT di scrivere le raccomandazioni al paziente in modo da migliorare il grado di obbedienza. 

Il paradosso di Jevons

William Jevons fu un economista e logico britannico vissuto attorno al 1850, pragmatico e scientifico nel suo approccio a questa disciplina. A lui dobbiamo il paradosso: al miglioramento della tecnologia corrispondono costi inferiori, che portano ad un più grande consumo di quella risorsa, non al risparmio.