Roe contro Wade
Titolo incomprensibile per chi legge questa rubrica dall’Italia, Roe vs. Wade è il famoso caso giudiziario deciso dalla Corte Suprema mezzo secolo fa che diede il diritto di aborto.
Titolo incomprensibile per chi legge questa rubrica dall’Italia, Roe vs. Wade è il famoso caso giudiziario deciso dalla Corte Suprema mezzo secolo fa che diede il diritto di aborto.
Negli ultimi anni sono aumentati i sensori che possono raccogliere qualsiasi tipo di dato: da quello che misura in tempo reale la serotonina in circolo nel corpo, a quello che controlla lo sbandamento di una moto in corsa, all’altro che ti consente di prevenire l’incendio di una batteria, a quello che ti dice come si evolve il glaucoma del paziente.
Il confine tra Messico e Stati Uniti è da sempre testimone della sofferenza di milioni di persone che per sfuggire a violenze, persecuzioni politiche e povertà, lo attraversano illegalmente per poi cercar fortuna in America. Questo è un classico esempio in cui logica, legge ed etica non vanno assieme.
In questa rubrica abbiamo spesso parlato di privacy, e dell’importanza di usare social media diversi per i diversi ruoli che ricopriamo. I più usano LinkedIN per motivi professionali, seguire colleghi e quanto dicono gli esperti del loro settore; Facebook funziona bene per stare in contatto con amici e condividere foto, ricordi, ricette. In entrambe i casi è possibile un vago controllo delle persone con cui si entra in contatto, e la gente si sente abbastanza a proprio agio parlando in prima persona.
La prima decodifica del genoma umano è costata oltre un miliardo di dollari, nel 2008 costava ancora dieci milioni, ed oggi meno di $1000. Se poi cerchiamo un gene specifico, con un centinaio di dollari abbiamo la risposta in poche ore.
Nove anni fa Bezos comprava il Washington Post ed il fior fiore dei media ne celebrava la grandeur ed i meriti da mecenate. Come Benioff, Bloomberg, Buffet, Elkann e Murdoch solo per citare alcuni altri miliardari che controllano la stampa, anche Jeff ci raccontò che il suo non era un investimento, ma quasi una donazione per mantenere in piedi un baluardo dell’informazione libera come il Washington Post.
Negli ultimi quindici anni lo smartphone è entrato nelle tasche di tutti: da strumento cool per socializzare tra giovani, oggi consente di lavorare, pagare bollette, acquisti e specialmente rimanere sempre in contatto con i propri cari. Nonostante le vendite siano in leggero calo da tempo, dovuto al margine di innovazione ormai ridotto, ogni anno spendiamo migliaia di miliardi tra apparecchi ed applicativi.
Gli schermi americani, tv e social media, sono un fiume in piena di immagini e testimonianze della brutalità russa nell’invasione ucraina. Non pensiamo nemmeno di ragionare dell’analisi di queste immagini, dell’esistenza di deep fake ed altri modi di distorcere la percezione di chi affoga in questo mare magnum di drammi: dubitarne vuol dire essere seguaci di Putin, divulgarle esser fieri difensori di Zelenski. Che sia zuppa o pan bagnato, la sostanza non cambia: non aiutano a fermare le armi, che dovrebbe essere la priorità di tutti.
Il settore digitale ha una mobilità maggiore rispetto agli altri, grazie al fatto che le stesse tecnologie si applicano in maniera abbastanza simile da un’industria all’altra ed è quindi facile cambiar lavoro, ma nel caso dei Data Scientist il turnover è impressionante, ed il motivo sta nella difficoltà di quanto gli vien chiesto.