Inflazione della conoscenza

Nei settori del digitale, finanza e consulenza inizia a farsi largo un taglio del 25-30% dei posti di lavoro per continuare a soddisfare le esigenze degli azionisti, il tutto scusato (senza fondamento) dall’avvento dell’intelligenza artificiale. I CEO delle multinazionali fingono entusiasmo nel dire che hanno sparso IA a destra e sinistra in azienda, consentendo notevoli efficienze e miglioramenti di produttività. Per questa ragione, ci dicono loro, devono prendere la difficilissima decisione di licenziare migliaia di dipendenti ed aumentarsi il bonus annuale a decine di milioni.

Creatività e intelligenza artificiale

Da cinque anni corro attorno al fiume Charles di Boston con Paolo Ciuccarelli, fondatore del Density Design Research Lab al Politecnico di Milano, del Center for Design a Northeastern University, e della start-up ADA IQ; è famoso per la sua ricerca scientifica e lavoro pratico nel campo del design applicato ai dati e algoritmi.

EREV, l’auto elettrica che funziona

Nel 2005 ero ancora in Fiat quando un gruppo di progettisti innovativi montò un piccolo motore Fire su una batteria, che a sua volta muoveva le ruote di una 500. Il gran capo illuminato e saggio sentenziò che era una cagata, come ogni auto elettrica. Non gli interessava che quel motore, girando a regime costante ottimizzasse la combustione ottenendo consumi ed inquinanti bassissimi: era tutto concentrato a tagliare i costi, l’innovazione è per i ricchi.

Pratica e teoria dell’intelligenza artificiale

Negli ultimi giorni abbiamo ricevuto ulteriore vagonata di novità nel campo dell’intelligenza artificiale, da LLM che si avvicinano a prestazioni umane per capacità deduttive, induttive ed adduttive, a Waymo che lentamente inizia ad imparare il traffico bostoniano, ad innovazioni nel campo dell’architettura e costruzioni di cui vi parlo dopo.

Diagnostica ed intelligenza artificiale

Una delle prime raccomandazioni che ho scritto all’uscita degli LLM, valida ancora oggi, è quella di non usarli per autodiagnosticarsi i malanni. ChatGPT e compagni di merende sono fatti per scrivere bene e per dirvi cosa volete sentire; quindi, occorre maneggiarli con estrema prudenza nei campi della medicina, della giustizia, e laddove ci siano rischi personali.

Nuovi mestieri

IBM nel 2023 decise di licenziare 8.000 persone, specialmente dagli enti amministrativi, convinta di sostituirli con l’intelligenza artificiale. L’azienda fu tra i precursori di quello che stiamo vedendo oggi in altre multinazionali, che sfoltiscono i ranghi del personale grazie a ranocchi elettronici sempre più capaci.

Come cambia il lavoro digitale

Microsoft ha nuovamente licenziato migliaia di lavoratori, il 3% del personale, per salire in borsa e rendere gli azionisti sempre più ricchi. Dopo il Covid, il numero e portata dei licenziamenti da parte delle aziende digitali, i cui profitti sono straordinari, è diventato impressionante: 242.000 solo in America, in un anno. Fino agli anni 90, ed in misura minore fino al Covid, le aziende licenziavano solo quando prossime al fallimento, mentre premiavano i dipendenti nei momenti di successo. 

Cosa cambia nel mercato software

I rapidi progressi degli LLM portano i CEO digitali a spiegare che lo sviluppo software delle loro multinazionali si sta trasformando: il ranocchio elettronico entra di prepotenza nel controllo di qualità del codice, meno nella sua ideazione e scrittura. 

L’elettroshock in commercio

Leggete “elettroshock” e la mente vola rapida a Frankenstein Junior e racconti di spaventosi trattamenti, in cui si dà la scossa alla zucca del paziente per lenire sintomi neurologici o psichiatrici. È una terapia di origine italiana, sviluppata negli anni Trenta del secolo scorso da due neurologi, Bini e Cerletti, di cui raccomando la lettura per apprezzare la loro creatività.