Pratica e teoria dell’intelligenza artificiale

Negli ultimi giorni abbiamo ricevuto ulteriore vagonata di novità nel campo dell’intelligenza artificiale, da LLM che si avvicinano a prestazioni umane per capacità deduttive, induttive ed adduttive, a Waymo che lentamente inizia ad imparare il traffico bostoniano, ad innovazioni nel campo dell’architettura e costruzioni di cui vi parlo dopo.

Diagnostica ed intelligenza artificiale

Una delle prime raccomandazioni che ho scritto all’uscita degli LLM, valida ancora oggi, è quella di non usarli per autodiagnosticarsi i malanni. ChatGPT e compagni di merende sono fatti per scrivere bene e per dirvi cosa volete sentire; quindi, occorre maneggiarli con estrema prudenza nei campi della medicina, della giustizia, e laddove ci siano rischi personali.

Nuovi mestieri

IBM nel 2023 decise di licenziare 8.000 persone, specialmente dagli enti amministrativi, convinta di sostituirli con l’intelligenza artificiale. L’azienda fu tra i precursori di quello che stiamo vedendo oggi in altre multinazionali, che sfoltiscono i ranghi del personale grazie a ranocchi elettronici sempre più capaci.

Come cambia il lavoro digitale

Microsoft ha nuovamente licenziato migliaia di lavoratori, il 3% del personale, per salire in borsa e rendere gli azionisti sempre più ricchi. Dopo il Covid, il numero e portata dei licenziamenti da parte delle aziende digitali, i cui profitti sono straordinari, è diventato impressionante: 242.000 solo in America, in un anno. Fino agli anni 90, ed in misura minore fino al Covid, le aziende licenziavano solo quando prossime al fallimento, mentre premiavano i dipendenti nei momenti di successo. 

Cosa cambia nel mercato software

I rapidi progressi degli LLM portano i CEO digitali a spiegare che lo sviluppo software delle loro multinazionali si sta trasformando: il ranocchio elettronico entra di prepotenza nel controllo di qualità del codice, meno nella sua ideazione e scrittura. 

L’elettroshock in commercio

Leggete “elettroshock” e la mente vola rapida a Frankenstein Junior e racconti di spaventosi trattamenti, in cui si dà la scossa alla zucca del paziente per lenire sintomi neurologici o psichiatrici. È una terapia di origine italiana, sviluppata negli anni Trenta del secolo scorso da due neurologi, Bini e Cerletti, di cui raccomando la lettura per apprezzare la loro creatività. 

Il cervello della felpa Zafferano

Dalla vignetta dell’asino di Nast del 1870, saltiamo all’immagine del cervello che corre creato dalla grafica torinese Martina Alberti.

Tutto nasce alcune settimane fa dagli amici X di Zafferano, che propongono l’idea di fare una felpa per i lettori, cosa prontamente approvata dagli amici della redazione e che s’è tradotta in un progetto a zero profitti e zero perdite. 

L’importanza delle applicazioni pratiche

Tra gli hobby preferiti, oltre a pagaiare tra le papere di Boston ed insegnare a negoziare ai dottorandi del PoliTo, do un aiuto a piccole aziende innovative italiane che vogliano crescere. Mi arrivano sia da 42N (www.42n.us) sia dalla Regione Piemonte, che ogni anno organizza un programma di mentorship per aziende del territorio. 

Come funziona l’intelligenza artificiale?

Mentre resta un mistero il funzionamento della nostra mente, e solo in minima parte cominciamo a comprendere quello del cervello, negli ultimi giorni sono usciti articoli importanti per capire come pensa il ranocchio elettronico, ed è sorprendente.