Metal panic

Uno dei giorni scorsi, uscendo da Brera, ho deciso di visitare la mostra di Marcello Maloberti, al Pac, dal titolo “Metal Panic”. Anche Maloberti si è formato a Brera, con lo scultore Luciano Fabro, un vero mito. Arrivo e mi sembra di stare per l'ennesima volta in mezzo agli estenuanti lavori stradali che, ahimè, hanno invaso gli ultimi dieci anni della mia vita in modo pesante, con la M4 che infine è arrivata sotto casa, insomma, la linea blu.

Guerra e memoria

Quest’anno il Giorno della Memoria a Brera, che curo da molti anni, è stato piuttosto contrastato. È in atto da parte delle Comunità ebraiche una seria riflessione sul tema, perché, come io e altri abbiamo segnalato nel tempo, c’è qualcosa che non va. Il tema conduttore di quest’anno, così come l’ho concepito, era legato al difficile rapporto che si è venuto a creare tra i conflitti in corso, in particolare il conflitto israelo-palestinese, e la memoria della Seconda Guerra Mondiale e delle vittime del nazionalsocialismo e del fascismo.

Magritte

“La riuscita di un’opera sembra dipendere ben poco dal punto di partenza, dalle afflizioni dell’esecuzione. Il quadro terminato è una sorpresa e il suo autore è il primo ad esserne sorpreso. Si vuole ottenere un effetto sempre più sorprendente, imprevisto.”

René Magritte

Voglio dipingere l'aria

“So bene che per dipingere veramente il mare bisogna vederlo tutti i giorni, a tutte le ore e dallo stesso posto per riuscire a coglierlo da quel preciso punto di vista; così rifaccio lo stesso motivo fino a quattro o sei volte almeno”.

Bertozzi & Casoni

In una giornata fredda e soleggiata di fine dicembre, ci siamo diretti verso la Bassa, verso il Labirinto della Masone, a Fontanellato. Per Bassa intendo quella pianura padana tanto amata da Luigi Ghirri e spesso da lui fotografata, sospesa e lattiginosa. Invece sarà stato il clima piuttosto rigido ma quel giorno era di un nitore sublime, ma con una luce morbida, quella sì. 

Vuoto

/vuò·to/

aggettivo e sostantivo maschile

1.

aggettivo


Privo di contenuto (contrapposto a pieno ): un bicchiere, un fiasco v.; una stanza v.; i granai erano v.; è rimasto con le tasche v.; iperb. : il teatro era v. (o mezzo v.), con pochi spettatori.

2.

sostantivo maschile

Tantura

La prima volta che sono stata in Israele è stato nei primi anni Settanta, avrò avuto cinque o sei anni. Parte della mia famiglia dopo l’espulsione dall’Egitto andò lì, e dopo molti anni mia madre sentì il desiderio di rivedere due delle sue sorelle, Rita e Monda. La zia Monda era una pioniera e aveva costruito assieme ad altri il kibbutz Nahsholim vicino al mare, tra Haifa e Tel Aviv. 

Porta Tenaglia

Poche vie a Milano hanno un nome così fascinoso e sono altrettanto corte e girevoli: tra l’Arena e Corso Garibaldi questa vietta è da sempre usata per evitare il semaforo all’incrocio con via Moscova, finché non si è iniziato a giocare ai sensi unici nelle vie del centro, con grande e costante (perché cambiano spesso) frustrazione da parte dei cittadini. Ma questa via, benché piccola e storta, è conosciutissima nell’ambiente artistico perché sede di importanti gallerie, e al centro, ma defilata, di quello oggi è chiamato Brera District, perché altrettanto da sempre a Milano una parola è in italiano e l’altra in inglese.

All'Orto botanico di Brera

“Com'è più difficile 'ntender l'opere di natura che un libro d'un poeta” osserva Leonardo da Vinci nei suoi appunti. Nel suo straordinario ventaglio di interessi non poteva non esserci la botanica, e anche in questo campo fu precursore: nei suoi capolavori pieni di alberi, piante e fiori, sino ai codici manoscritti, la sua passione è manifesta. 

Les feuilles mortes

“Oh, je voudrais tant que tu te souviennes
Des jours heureux où nous étions amis
En ce temps-là, la vie était plus belle
Et le soleil plus brûlant qu'aujourd'hui

Les feuilles mortes se ramassent à la pelle
Tu vois, je n'ai pas oublié

Les feuilles mortes se ramassent à la pelle
Les souvenirs et les regrets aussi … “

Jacques Prèvert