Cocciuto

Se volete vedere una bella mostra a Milano, in questi giorni ha appena inaugurato la sua personale Daniele Galliano (alla Federico Rui Arte Contemporanea). Se vivesse a Londra o a New York, Galliano sarebbe molto più conosciuto ma come spesso capita, l’Italia disconosce le sue figure di rilievo e non da sufficientemente spazio e onore ai suoi artisti più validi. 

De Nittis

Finalmente dopo anni di scorpacciate di Impressionisti e Post-Impressionisti ritorna un po’ di Ottocento italiano qui nei dintorni, con De Nittis a Milano e con anche Boldini a Novara. Sì perché tutte queste gemme sono sempre in fondo a destra, o al piano di sopra, a favore di mostre di Degas, Manet, Monet ( a cui comunque mi inchino ogni giorno) Renoir, Sisley ecc. e invece il nostro grandissimo Segantini o si va a Maloja, dove sua bontà engadinese ha dedicato un museo, oppure non lo si vede mai. 

Il cortile di via Disengoff

 E' una cosa molto emozionante quando la tua opera ispira qualcun altro. Sono onorata che questo sia successo a me, grazie a Liliana Treves Alcalay, che la domenica a casa di sua figlia si sedeva sempre davanti ad un mio quadro della serie di Eden, Marbles ( poi finito sulla copertina della sua ultima fatica letteraria). 

Dipingere è una preghiera

“Per me la pittura o è religiosa, o non esiste. Prendiamo Cezanne: dipinge mele, alberi e basta. Ma in modo assolutamente sublime. Se si ammira profondamente la natura non si può non essere religiosi. Dipingere quello che vediamo è un modo di avvicinarsi al divino”.

Balthus, 1999.

Kiss me Valentine

Riprendo il tema del bacio perché quest’anno la parte teorica del mio corso a Brera è stata impostata su questo tema. È stata un’analisi a tutto raggio attraverso le opere più iconiche della storia dell’arte, che in qualche modo pone l’attenzione sulle infinite declinazioni dell’amore, ma anche dell’amicizia, come del sacro, che ci è tanto mancata nel periodo del coronavirus, che ha creato, distanza e freddezza tra i corpi. 

Esperire il trascendentale

“Per l’artista è difficile accettare l’ostilità della società nei confronti del proprio lavoro. Eppure, proprio questa ostilità può essere la molla che fa scattare in lui l’autentica liberazione. Affrancato da un falso senso di sicurezza e di comunità, l’artista è in grado di abbandonare il suo libretto degli assegni, così come ha abbandonato altre forme di sicurezza. Il senso di comunità, come quello di sicurezza, sono legati a ciò che è famigliare. Solo abbandonando queste false certezze diventa possibile esperire il trascendentale.” Mark Rothko, 1945.

Sidereus Nuncius

Avviso astronomico che contiene e chiarisce recenti osservazioni fatte a mezzo di un nuovo occhiale nella faccia della Luna, nella Via Lattea e nelle stelle nebulose, in innumerevoli fisse, nonché in quattro pianeti non mai finora veduti, chiamati col nome di Astri Medicei.

Questo è l’avviso iniziale contenuto nel testo Sidereus Nuncius, pubblicato da Galileo Galilei, nel 1610 a Padova, in seguito alle sue osservazioni degli astri, in particolare della Luna, con uno dei primi cannocchiali astronomici da lui realizzato.

La memoria non tace

Per quanto sempre difficile e irto di ostacoli, anche quest’anno il Giorno della Memoria a Brera, da me curato, si sta svolgendo, salvo allerte, piuttosto bene. 

Mass

"Mass" di Ron Mueck è un’immensa installazione fatta di cento crani umani ingigantiti che ripropone, in versione contemporanea, il tema della Vanitas pittorica e anche ricorda, essendo un’installazione, la Cripta dei Cappuccini a Palermo o la famosa chiesa milanese di San Pietro in Ossa.

Burocrazia

“Qualcuno ha calcolato che l’americano medio passa sei mesi della sua vita ad aspettare che scatti il semaforo” scrive David Graeber nel suo saggio Burocrazia (2015) e fa notare che nessuno ha mai censito quanto tempo della vita uno passa a compilare moduli.