Miart
C’è stato un periodo, neanche troppo tempo fa, che vi era quasi una sola fiera d’arte in Italia: Arte Fiera di Bologna. Non tutti i galleristi erano intenzionati a partecipare, anzi, ad alcuni proprio non interessava.
C’è stato un periodo, neanche troppo tempo fa, che vi era quasi una sola fiera d’arte in Italia: Arte Fiera di Bologna. Non tutti i galleristi erano intenzionati a partecipare, anzi, ad alcuni proprio non interessava.
Wassily Kandinsky nel 1909 scrive, nel suo famoso saggio sull’arte, che quello che conta in un’opera d’arte è ciò che non si vede. Cosa vuol dire?
“E fu così che Yocheved prese un’arca fatta di giunchi, ne rivestì di pece l’esterno e ricoprì l’interno di argilla. Sopra il neonato mise un baldacchino che gli garantisse un poco di ombra e infine abbandonò l’arca sulle rive del Mar Rosso”.
Qualche giorno fa ho fatto un salto a Como a trovare una cara amica, Roberta Lietti, gallerista che ora gestisce l’archivio del designer Ico Parisi. In genere quando ci si incontra il tempo scorre veloce e la conversazione è fitta, come si faceva una volta.
Leggendo “Il senso della pittura” di Ruggero Savinio scopro che Jean Fautrier, esponente di punta dell’Informale (famosi sono i suoi “Ostaggi”), visse e studiò a Londra frequentando la Slade School of Art. Lì ebbe come maestro Walter Sickert la cui figura mi era totalmente ignota.
Non si sa mai andando ad una mostra cosa si troverà. Alle volte si è entusiasti perché figurandosi di essere pronti ad un’atmosfera precisa che condividiamo, dopo la visita ci stupiamo che non sia stato così. Oppure come fossimo dei naviganti, ci imbattiamo per caso in un’isola che non appare nelle carte geografiche da noi conosciute e che si rivela straordinaria.
Gli artisti hanno sempre avuto un rapporto di vicinanza e fascinazione con la morte, la definirei addirittura una conditio sine qua non del fare artistico.
Rimasi a bocca aperta la prima volta che varcai la soglia del British Museum a Londra: al posto della cassa per fare i biglietti all’ingresso vi erano, disposte sui due lati, delle grandi teche in plexiglass trasparenti, con un po’di soldi dentro. Mi resi conto in quell’istante che...
Ho tra le mani un piccolo prezioso gioiello… Il “Piccolo trattato di tecnica pittorica” scritto da Giorgio de Chirico nel 1928. Di recente sono andata a Palazzo Reale, a Milano, a vedere una mostra suggestiva su “Il realismo magico”, corrente formatasi tra le due guerre che “ha subito per molto tempo una damnatio memoriae” ma che è finalmente...
“Ieri finalmente siamo tornati ad andare al mare e siamo stati ricompensati: una cernia di sette chili. Qui ormai mi considerano di più come un pescatore che dipinge, che un pittore che pesca” scrive in una lettera alla madre Domenico Gnoli (Roma 1933-New York 1970), nel 1966. Si era trasferito da qualche anno a Deyà, sull’isola di Mallorca, in un casa piuttosto...