Oltremare

L’inaugurazione di mercoledì scorso della mia personale dal titolo “Oltremare” a Milano è stata contrassegnata da un discorso sul colore, anche a livello tecnico, che mi ha colpito molto. In galleria ho infatti ritrovato dopo molti anni Gianni Maimeri, patron della ditta di colori Maimeri, che in quel momento non ho riconosciuto e che a bruciapelo mi ha chiesto che colori usavo per i miei paesaggi…

Pittura italiana oggi

Un’altra occasione perduta, quella della mostra “Pittura italiana oggi” che ha inaugurato una settimana fa alla Triennale di Milano e che avrebbe l’intento di “mappare” la pittura in Italia, forse addirittura con con un metodo scientifico, quando ciò è impossibile.

Collage

È l’inizio dell’accademico con la presentazione del corso: tra le tecniche che insegno ai miei studenti, di certo la più amata è quella del collage, da non confondere con il découpage, usato nelle decorazione di scatole o mobili grezzi. Di fatto è un’invenzione delle avanguardie, soprattutto quella surrealista (anche se pure nel cubismo sono stati fatti degli esperimenti in tal senso), dunque un po’difficile da spiegare, ma i ragazzi alla fine del corso mi dicono spesso che è la tecnica che più li ha ispirati.

War is over

In questi tragici tempi, che purtroppo mi vedono coinvolta personalmente dato che parte della mia famiglia vive nel teatro di guerra, la mia mente è tornata a immagini tra le più disparate, opere sulla guerra che mi appaiono a sprazzi.

Jan Veermer

Qualche giorno fa ho sono andata a vedere al cinema il documentario sulla mostra più iconica di tutti i tempi, l’antologica quasi del tutto completa di Jan Vermeer ( 1632-1675), il pittore di Delft, appena conclusasi al Rijksmuseum di Amsterdam. 

Marat all'ultimo respiro

“Il divino Marat, con un braccio fuori dalla vasca, e la penna per l’ultima volta nella mano ormai inerte, il petto trafitto dalla ferita sacrilega, ha appena reso l’ultimo respiro”: questo è il commento di Charles Baudelaire di fronte all’opera di Jacques-Louis David quando venne esposta nuovamente a Parigi nel 1846 dopo decenni di damnatio memoriae. 

Nel labirinto

Nel pieno dell’afa della bassa padana, questa estate, ho scoperto un gioiello di raffinatezza e cultura, a Fontanellato, vicino a Parma. Eravamo in quelle zone per vedere la mostra di Ugo Celada da Virgilio, ma in realtà è stato tutto un incanto, dalla eccezionale collezione di quel grandissimo e visionario editore che fu Franco Maria Ricci (da ragazzina già acquistavo i suoi eccezionali FMR) alla sua vita, dall’architettura al labirinto. 

Il mistero Botero

Il 15 settembre scorso è scomparso Fernando Botero, pittore colombiano, molto noto per le sue scene di genere popolate da un’umanità extra-large. Sono rimasta sorpresa nel vedere la rilevanza data dai media alla sua morte, perché in genere questi ultimi non si occupano molto degli artisti o dei critici d’arte, neppure dei più famosi come...

Ingegnere del tempo perduto

Qualche giorno fa leggevo un articolo sulla recente acquisizione da parte degli Uffizi di tre autoritratti di artisti contemporanei: quello di Giuseppe Penone, esponente dell’Arte Povera, dal titolo “Rovesciare i propri occhi”, un’opera di Liu Bolin, artista cinese maestro del camouflage, e “Dismorfofobia” della fotografa Ilaria Sagaria. La cosa che mi ha colpito è stata il sottotitolo dell'articolo: 

Cieli stellati

Il cielo stellato sopra di me, e la legge morale in me. In questa ormai celeberrima citazione, a conclusione della Critica della ragion pratica, Kant riassume la questione dell’uomo nell’universo e nel mondo, con la legge morale che eleva il valore dell’individuo e quasi lo sottrae ai propri limiti. La frase è scritta sulla pietra tombale di Kant. Questo preambolo mi serve giusto per puntar il naso alle stelle e per raccontare come la stagione estiva sia l'ideale per farlo.