Verona
Qualche giorno fa ero in trasferta nella bella Verona, città ricca e operosa. Ogni volta che torno a Verona mi sento felice, la luce che cambia e diventa più morbida: una luminosità “veneta”.
Qualche giorno fa ero in trasferta nella bella Verona, città ricca e operosa. Ogni volta che torno a Verona mi sento felice, la luce che cambia e diventa più morbida: una luminosità “veneta”.
Per anni ho lavorato in un piccolo spazio al primo piano di una casa di ringhiera a Milano, un luogo davvero pieno di fascino. Ricordo ancora oggi quando presi possesso di quello studio, con il pavimento in cotto lombardo e un’unica luce, una porta finestra con la famosa “vista sul Naviglio” tanto ricercata, e il bagno all’esterno.
Qualche tempo fa ero alla Feltrinelli di Piazza Piemonte a Milano, che ospita al piano terra una buona selezione del Libraccio e mi casca l’occhio su un libro di Francesco Bonami, L’arte nel cesso seguito del più famoso Lo potevo fare anch’io. Ammetto che se avessi dovuto pagarlo a prezzo pieno ci avrei pensato…
Qualche giorno fa ho fatto capolino nella Sala Napoleonica di Brera, perché sapevo che c’era una conferenza sulla storia, ormai ventennale, della Fondazione Trussardi , raccontata da Beatrice Trussardi, sua presidente e organizzata da Glenda Cinquegrana. Sono capitata lì un po’ per caso, perché...
Più vado avanti e più ho passione nel confrontarmi con quegli spazi vissuti che portano con sé storia, movimento, voci.
Il teatro è stato il mio primo amore. Ricordo che da giovanissima ero così contenta che quando potevo mi infilavo nei camerini, ad esempio accadde in un mitico spettacolo di Gigi Proietti al Teatro Manzoni, dove andai a salutarlo alla fine dello spettacolo per complimentarmi … avrò avuto sedici anni.
Sarà perché non ho mai avuto Facebook ma Instagram da subito mi è sembrato interessante. All’inizio mi sentivo come Paperon de’ Paperoni davanti alla sua piscina piena di dollari: avevo la mia dose quotidiana di Mark Rothko, nuove ricette, reperti cinematografici, le teche Rai, le serie tv che...
Caminia è una spiaggia sul mare Ionio: era un piccolo angolo di paradiso quando iniziai a frequentarla a fine anni Novanta, il mare era trasparente e cristallino e profumava di melone, la spiaggia era pulita e attorniata da eucalipti e carrubi dove trovare frescura.
C’è stato un periodo, neanche troppo tempo fa, che vi era quasi una sola fiera d’arte in Italia: Arte Fiera di Bologna. Non tutti i galleristi erano intenzionati a partecipare, anzi, ad alcuni proprio non interessava.
Wassily Kandinsky nel 1909 scrive, nel suo famoso saggio sull’arte, che quello che conta in un’opera d’arte è ciò che non si vede. Cosa vuol dire?