Vita d'artista


Esperire il trascendentale

“Per l’artista è difficile accettare l’ostilità della società nei confronti del proprio lavoro. Eppure, proprio questa ostilità può essere la molla che fa scattare in lui l’autentica liberazione. Affrancato da un falso senso di sicurezza e di comunità, l’artista è in grado di abbandonare il suo libretto degli assegni, così come ha abbandonato altre forme di sicurezza. Il senso di comunità, come quello di sicurezza, sono legati a ciò che è famigliare. Solo abbandonando queste false certezze diventa possibile esperire il trascendentale.” Mark Rothko, 1945.

Le radicali parole di Rothko sono tanto lontane dall’attualità dell’arte, così occupata a dare un prezzo a tutto. Sembra che l’unico metro di giudizio sia il prezzo di vendita che, come i farmaci di cui ha parlato Riccardo Ruggeri qui su Zafferano, è imposto da manovre a tavolino e del tutto scollegato dalla realtà. Le grandi gallerie impongono i prezzi pompando le aste, creando società apposite, muovendo le opere degli artisti benedetti da cotanta fortuna in musei “amici” o in Biennali accondiscendenti, e l’artista così diventa una “blue chip”. Anche i social si sono aggiunti al metodo superlativo e così se hai meno di diecimila follower non sei abbastanza à la page.

A nessuno importa più nulla di esperire il trascendentale, caro Mark.

A nessuno importa più nulla dell’arte, perché l’arte si è disciolta ormai ovunque, nella pizza e nelle scarpe, sui muri e nelle strade, nei detriti, nella banalità di ogni cosa, e quindi ogni cosa, anche la più banale, può diventare arte con un buon apparato pubblicitario. Un nulla, consacrato.

© Riproduzione riservata.
Zafferano

Zafferano è un settimanale on line.

Se ti abboni ogni sabato riceverai Zafferano via mail.
L'abbonamento è gratuito (e lo sarà sempre).

In questo numero hanno scritto:

Angela Maria Borello (Torino): direttrice didattica scuola per l’infanzia, curiosa di bambini
Valeria De Bernardi (Torino): musicista, docente al Conservatorio, scrive di atmosfere musicali, meglio se speziate
Roberto Dolci (Boston): imprenditore digitale, follower di Seneca ed Ulisse, tifoso del Toro
Barbara Nahmad (Milano): pittrice e docente all'Accademia di Brera. Una vera milanese di origini sefardite
Riccardo Ruggeri (Lugano): scrittore, editore, tifoso di Tex Willer e del Toro
Silvia Andrea Russo (Cremona): passione per l'antichità, la letteratura, la recitazione, la musica, il canto e la scrittura