Hannah o la banalità del male
Questo è il titolo del quadro che a suo tempo feci, un ritratto di Hanna Arendt un po’ introverso, con la sigaretta in mano, che se avrete la pazienza di leggere l’articolo fino in fondo vedrete in una foto di ormai molti anni fa, nel mio primo studio, fotografa d’eccezione Vittoria Coen, amica e critico d’arte.
