250 anni
Qualche giorno fa sono stata alla conferenza stampa riguardante il prossimo importante anniversario dell’Accademia di Belle Arti di Brera, il suo 250.mo compleanno.
Qualche giorno fa sono stata alla conferenza stampa riguardante il prossimo importante anniversario dell’Accademia di Belle Arti di Brera, il suo 250.mo compleanno.
Questo è il titolo del quadro che a suo tempo feci, un ritratto di Hanna Arendt un po’ introverso, con la sigaretta in mano, che se avrete la pazienza di leggere l’articolo fino in fondo vedrete in una foto di ormai molti anni fa, nel mio primo studio, fotografa d’eccezione Vittoria Coen, amica e critico d’arte.
Qualche giorno fa ho incontrato in modo del tutto inaspettato, peraltro dopo averlo citato, l’amico e rabbino Shlomo Bekhor, un uomo di profonda spiritualità e gentilezza. Seguo tutte le settimane la sua posta riguardante la Parashà della settimana, cioè la parte della Bibbia che si legge in sinagoga proprio quel sabato.
“Lasciatemi dire una cosa che ho contro Mosè: ci ha portato per quarant'anni in giro per il deserto per condurci all'unico posto nel Medio Oriente che non ha petrolio.”
Golda Meir
Poco tempo fa mi ha divertito imbattermi su Instagram in un video, che poi ho ripostato, di Oliviero Toscani che rispondeva ad una domanda sulla creatività. Di rado sono d’accordo con Toscani, anche se ho sempre stimato il suo lavoro, perché si è imposto all’attenzione del pubblico in modo, se vogliamo, straordinario.
“Le possibilità dell’uomo sono sconfinate ma anche ciò che sembra contraddire la prima affermazione, le sue impossibilità. Tra l’infinito che egli può e l’infinito che egli non può, si trova la sua patria.”
Georg Simmel, Metafisica della morte
“E’ pessimista?
Semmai inquieto. La nostra non è un’epoca allegra. L’arte è l’ultima risorsa per umanizzare l’uomo.” Intervista a Balthus, Le Figaro, 1996
In qualche occasione ho già parlato della Fondazione Trussardi e delle sue incursioni in luoghi della città già esistenti, alle volte desueti o addirittura chiusi e poi aperti solo in quella occasione, come se il luogo stesso non fosse solo un contenitore ma facesse da contrappunto al progetto espositivo, con la sua unicità, con la sua verità.
Non oggi.
Non la chemio non il veleno
non la paura
non l’ingorgo di parole
non la morte
non oggi.
Anna Segre, Onora la figlia, 2025
“Nella sala del Consiglio della Signoria fiorentina rimane una battaglia e vittoria sui milanesi, magnifica ma sventuratamente incompiuta a causa di un difetto dell’intonaco che rigettava con singolare ostinazione i colori sciolti in olio di noce”.
Paolo Giovio, 1523