Il mare del Talmud

Qualche giorno fa Shulim Vogelman, editore di Giuntina, piccola ma vivace casa editrice fiorentina, mi manda un link RaiPlay di una serie dal titolo Il Talmud per tutti, da lui scritta assieme a Valdo Gamberutti: un podcast con la voce di Luca Barbareschi per tentare di rendere accessibile un testo (che ha più di 1500 anni ed è praticamente sconosciuto ai più) fondamentale della cultura ebraica, non solo in campo religioso. 

Paesaggi

Bella Novara, così borghese, così elegante. Bella la piccola Mole dell’Antonelli ( piccola si fa per dire coi suoi 122mt di altezza), che spicca grandiosa in una città così bassa, anche se ariosa.

Elio Fiorucci

Finalmente sono riuscita ad andare a vedere la bella mostra su Elio Fiorucci alla Triennale di Milano, una mostra ricca di materiale d’archivio oltreché di memorie private, di oggetti straordinari, fotografie, video di performance di artisti, immagini, volti che popolavano il mondo dello stilista. 

La sposa del vento

“Gli artisti custodiscono la fiducia che un’idea sia più forte, più giusta e degna della potenza materiale del denaro.”
Oskar Kokoschka

Ho riguardato con piacere il primo catalogo da me acquistato della mostra dei disegni ed acquarelli di Kokoschka, curata da Serge Sabarsky nel lontano 1984.

La materia dell'incanto

Continuo a parlare di Fontanellato - da cui poco dista il Labirinto della Masone - perché è un borgo delizioso, con una rocca, la Rocca Sanvitale, che si erge incantevole al suo centro, circondata da un ampio fossato pieno d’acqua. Essa racchiude uno dei capolavori del Cinquecento, la saletta dipinta dal Parmigianino riguardante il mito di Diana e Atteone. 

Arte e follia

"L’unica differenza tra me e il pazzo è che io non sono pazzo". Salvador Dalì.

Il binomio arte e follia è un tema dominante dal romanticismo ad oggi, ma io lo rigetto in toto. Ne parlavo con i miei studenti qualche giorno fa: perché l’accostamento frequente tra queste tematiche? Certo, è un po’ un cliché: è un artista … è un po’ matto. 

Metal panic

Uno dei giorni scorsi, uscendo da Brera, ho deciso di visitare la mostra di Marcello Maloberti, al Pac, dal titolo “Metal Panic”. Anche Maloberti si è formato a Brera, con lo scultore Luciano Fabro, un vero mito. Arrivo e mi sembra di stare per l'ennesima volta in mezzo agli estenuanti lavori stradali che, ahimè, hanno invaso gli ultimi dieci anni della mia vita in modo pesante, con la M4 che infine è arrivata sotto casa, insomma, la linea blu.

Guerra e memoria

Quest’anno il Giorno della Memoria a Brera, che curo da molti anni, è stato piuttosto contrastato. È in atto da parte delle Comunità ebraiche una seria riflessione sul tema, perché, come io e altri abbiamo segnalato nel tempo, c’è qualcosa che non va. Il tema conduttore di quest’anno, così come l’ho concepito, era legato al difficile rapporto che si è venuto a creare tra i conflitti in corso, in particolare il conflitto israelo-palestinese, e la memoria della Seconda Guerra Mondiale e delle vittime del nazionalsocialismo e del fascismo.

Magritte

“La riuscita di un’opera sembra dipendere ben poco dal punto di partenza, dalle afflizioni dell’esecuzione. Il quadro terminato è una sorpresa e il suo autore è il primo ad esserne sorpreso. Si vuole ottenere un effetto sempre più sorprendente, imprevisto.”

René Magritte

Voglio dipingere l'aria

“So bene che per dipingere veramente il mare bisogna vederlo tutti i giorni, a tutte le ore e dallo stesso posto per riuscire a coglierlo da quel preciso punto di vista; così rifaccio lo stesso motivo fino a quattro o sei volte almeno”.