Il "ma per chi mi hai preso?" di Lavinia (3 anni)
Siamo in giardino, Lavinia 3 anni e mezzo, giocando ha preparato dei biscotti con la terra.
Siamo in giardino, Lavinia 3 anni e mezzo, giocando ha preparato dei biscotti con la terra.
Ettore, 3 anni, entra a scuola con un’aria orgogliosa e soddisfatta. Si avvicina e dice:” Lo sai maestra che oggi sono diventato più grande?”
Filippo, 4 anni, in giardino mentre osserva il muro mi dice:” Maestra, guarda! Hai visto che qui ci sono delle crepe?”
Siamo in bagno a lavare i denti, Camilla 3 anni si ferma e con lo spazzolino in mano esclama:
Rientriamo a scuola dopo la visita alla Galleria d’Arte Moderna, in cui abbiamo osservato e descritto insieme a loro alcuni quadri nei loro significati non solo di gioia, ma anche di dolore e fatica. Ad esempio, un quadro descriveva un funerale durante un’epidemia di peste a Venezia.
Oggi prova a sorpresa antincendio, suoniamo la campana e immediatamente spiegando ai bambini di cosa si tratta, li facciamo uscire così come sono nel cortile della scuola.
Deva, 3 anni, arriva a scuola con una collana di perline e decide di prestarla ad un suo amico che però, dopo pochi minuti, la rompe.
Jacopo e Alexander, 4 anni, discutono durante la merenda.
Jacopo gli grida:” Io non sarò mai più tuo amico!”
L’albero abbattuto.
Edoardo, 5 anni, appena sceso lo nota: “Maestra ti sei accorta che quell’albero è caduto?”
Abbattiamo un albero di pesco malato in giardino e decidiamo di lasciarlo lì per vedere come reagiscono i bambini.