È passato un anno, l'orrore è rimasto intatto

Lunedì 7 ottobre 2024 mi sono svegliato stupefatto di essere vivo. È normale, quando mancano due mesi ai tuoi novant’anni.

Le quattro erano passate da poco, piovigginava, un pittore l’avrebbe definito un cielo nero di Marte, intendendo il pigmento, non la guerra che incombe.

Ho cominciato a scrivere il Cameo, il tema era ovvio. Il titolo mi era venuto la sera prima. Coincideva con il mio stato d’animo, che mi aveva sempre accompagnato nell’anno appena trascorso.

In guerra non c'è il pareggio, sarebbero gradite umanità e buon senso

“Dobbiamo vincere perché non abbiamo altra scelta” è la frase che Benjamin Netanyahu usa da dopo il 7 Ottobre 2023. Questo mantra negli ultimi duemila anni è stato ripetuto da un’infinità di leader. A proposito di frasi mantra, recentemente ho apprezzato la risposta che il generale israeliano Herzl Halevi, capo staff dell’esercito, ha dato ai diplomatici americani che protestavano per le troppe vittime civili a Gaza: “Tutto quello che facciamo lo abbiamo appreso nelle vostre accademie militari”. 

Il contro Cameo dei lettori

Confesso di essere stato spiazzato dai lettori di Zafferano, da quelli del mio Blog, da quelli dei quotidiani cartacei e digitali che ogni settimana lo riprendono dandogli titoli diversi. Sabato scorso è infatti uscito “La dottrina Draghi per un’Europa sogno o incubo?” e per la prima volta sono stato sommerso da mail, whatsapp, persino telefonate. 

La dottrina Draghi per un'Europa sogno o incubo?

Zafferano è nato e si è sviluppato con una linea editoriale chiara: muoversi nel mondo giornalistico in punta di piedi, con un linguaggio elegante, ma senza sudditanze, né verso il potere, né verso i lettori. Siamo sempre rimasti fuori dagli scontri continui fra le due fazioni in campo, prima sul Covid, poi via via sulla transizione climatica, sui temi dell’immigrazione, sulla guerra russo-ucraina, su quella israelo-palestinese, su una (possibile) Terza Guerra mondiale. E non perché non avessimo nostre valutazioni e idee, ma proprio per la loro articolazione che non si sposava con il pensiero unico ed ideologico degli uni e degli altri.

Neo giornalismo italico tra palazzi, social, carta stampata e tv

Un caso raro. La scorsa settimana ho passato un’intera serata per un’intervista-dibattito su La 7, la tv di proprietà dell’unico Presidente che riconosca, senza se e senza ma, quello del Torino Calcio. Appartengo infatti alla corrente moderata dei tifosi del Toro che preferiscono una proprietà italiana, seppur dal braccino corto, al CEO di un’imbarazzante multinazionale quotata a Wall Street dal braccino storto.

Il Cameo intervista

È nato il Cameo Intervista a cadenza mensile. Una giovanissima studentessa di lettere antiche (22 anni), con rubrica su Zafferano, intervista un novantenne ex CEO di multinazionali, oggi editore e scrittore, residuo di un Novecento in via d’estinzione. È un’intervista a spicchi, per argomenti che di volta in volta sceglie l’intervistatrice, che si snoderà, mese dopo mese, cercando di soddisfare le sue curiosità intellettuali.

L'informazione/disinformazione mielosa mi è venuta a noia

In occasione delle tre settimane di chiusura estiva di Zafferano mi sono messo in un rigoroso lockdown casalingo, una non vacanza alla ricerca del silenzio, o perché no del non silenzio.

L’informazione/disinformazione mielosa di molti editori, attualmente dominante, mi è venuta a noia. Insopportabile il continuo fingere di non fare traffici politici sui propri media, esattamente come hanno sempre fatto e fanno le felpe californiane sui loro social, pur essendo tutti politicamente allineati, o di qua o di là! Molti di loro a parole dichiarano guerra alle “fake news”, e così è, ma molti usano...

Povera Europa, fanalino di coda del declino occidentale

Cinque anni fa, Giovanni Maddalena ed io cominciammo a scrivere il libro Uomini o Consumatori? Il declino del CEO capitalism” (sarebbe uscito sei mesi dopo). Nella quarta di copertina mettemmo una frase a me cara: “Mi rifiuto di essere trattato (e morire) da miserabile consumatore”. Eravamo stati chiari già nel risvolto di copertina: si sarebbe trattato di una cronaca seria, ma ironica. Così come questo Cameo vuol essere un divertissement serio, ma soffuso di leggerezza e di ironia, unica risposta a questo mondo di odiatori seriali.

Trump sparato, Biden abbattuto. Restano "gli uomini vuoti"

A volte, il passaggio dalla poesia alla profezia è possibile.

Questo Cameo non si riferisce ai candidati alla Presidenza degli Stati Uniti, siano essi lo “sparato” Donald Trump o il futuro sostituto dell’ “abbattuto” Joe Biden, ma ai cittadini-elettori americani, e per estensione a noi cittadini occidentali. 

Una ballata per Donald e per Joe

Da quando è arrivato il Covid, e poi l’Ucraina, e poi la transizione climatica (auto elettrica compresa), e poi il 7 ottobre (guerra Israele-Hamas compresa), e poi i tentativi dei suoi di scalzare Joe (per me è stato un buon Presidente), mancava solo il gran botto. E’ arrivato! Con l’attentato al vecchio Donald.