Nel 1946 gli americani si affidarono a George Kennan per decidere che fare di Stalin (il Putin di oggi)

Dopo lo sgradevole periodo dominato dalla triade Virus-Vaccini-Pass, speravo che il 2022 sarebbe stato l’anno della rinascita e della pacificazione.

Purtroppo, già a febbraio, quando la ripresa economico-culturale era ancora fragilissima, il criminale Vladimir Putin ha d’improvviso calato l’asso della guerra contro l’Ucraina, e l’equilibrio dell’Occidente è entrato, come ovvio, in crisi.

La psicanalisi e la guerra

Seguendo la linea editoriale di Grantorino Libri e di Zafferano.news ho scritto, e entro aprile uscirà, sia in versione cartacea che digitale, un “Libroincipit” dal titolo La Terza Guerra Mondiale di Gordon Comstock.

Partecipare al gioco del mondo della tv svizzera in tempo di guerra

Ho partecipato al mitico “Gioco del Mondo” della tv svizzera RSI (La Uno). L’ho fatto in un momento per me (credo per tutti) psicologicamente difficile. Siamo a un passo da una guerra che potrebbe essere devastante. Dopo settant’anni di pace tribolata, tutti a parole vogliono la pace, ma pochi si rendono conto che, seguendo le cattive ideologie di cui sono portatori, è un attimo cadere in un meccanismo di reciproci ultimatum, che porta dritti alla Terza Guerramondiale.

Il Cameo, umiliato, costretto a diventare un "non Cameo"

Cari amici di Zafferano.news, il mio ultimo Cameo si concludeva così: “In quest’atmosfera di disagio morale, che ha reso buie queste mie giornate, c’è stato un solo raggio di sole: Francesco che va a trovare, a casa sua, l’Ambasciatore russo. A lui mi aggrappo, disperatamente, perché, come apòta, oggi lui è l’unico di cui mi fidi, l’unico leader morale (non si è leader se non si possiede una propria leadership morale) che abbia ancora credibilità.”

Cameo del tempo di guerra

Cari amici lettori mi scuso, il Cameo oggi è questo, appunti buttati lì, alla rinfusa, a sintetizzare tutta la mia impotenza di apòta.

A titolo personale vivo malissimo questo momento, perché, comunque finisca, condizionerà irrimediabilmente il nostro futuro.

Ucraina come Cuba 1962

Come apòta non ho alcun interesse per la politica interna, molti invece per la politica estera, dove le regole sono chiare: il più forte e il più astuto, che spesso è anche il peggiore, comanda, e gli altri “a cuccia!” Per me la politica estera è un divertissement intellettuale, amo soprattutto osservare i contorcimenti mentali e di linguaggio dei potenti e dei loro maggiordomi, annidati specie nei media.