Il “lupo euroasiatico” è un assassino da sterminare o un animale da proteggere comunque?

Mentre il mondo cosiddetto civile sta precipitando (forse) nella Terza Guerra Mondiale (imperdibile a proposito il romanzo distopico di Zafferano.news “La Terza Guerra Mondiale di Gordon Comstock”, 9,99 € versione digitale e podcast recitato dall’autore; 100 € versione cartacea, numerata con dedica personalizzata dell’autore), trovo affascinante che i Paesi europei, gravitanti intorno al mondo animale delle Alpi, dibattano su come configurare il “Lupo grigio euroasiatico (canis lupus lupus)", originario delle steppe russe: un assassino da sterminare o un animale da proteggere comunque?

Stanca passerella a Davos delle élite woke

Sono andato a riprendere un Cameo scritto in occasione del World Economic Forum di Davos (WEF) del 2016. Sei anni fa! Una lucidata, e via.

Tuttora impeccabile l’incipit: “Davos è stato l’evento più idiota che i Woke occidentali potessero inventarsi”. Chi sono i Woke? I Corretti, i Competenti, i Giusti. Le élite che posseggono il Verbo e la Verità. Per loro, il resto dell’umanità è plebe.

Analisi di business su una multinazionale "tascabile" ai tempi della guerra ucraina

Per una multinazionale italiana (definita “tascabile” dalla Proprietà) ho fatto un’analisi di business per il suo Piano Strategico 2023-2028. Trattandosi di business in purezza, il “focus” prescinde da ogni valutazione politico-etica (rifiutata sia da me estensore, sia dalla Proprietà), e si concentra solo sugli aspetti economici (nel rispetto delle leggi di ogni singolo paese). 

La joint venture ricchezza & guerra

Per chi scrive, o edita giornali o libri, una volta all’anno c’è un appuntamento fisso: il Report Oxfam (è una holding di organizzazioni no profit). E’ la narrazione di come l’1% diventi sempre più ricco, e il restante 99% sempre più povero, cioè la connotazione del CEO capitalism in purezza. L’incipit, ogni anno, è lo stesso: “E’ aumentata la concentrazione della ricchezza economica di pochi, esaltando così le diseguaglianze dei più”.

Le "tre" leadership nucleari e i passeri di Mao

I miei romanzi distopici “La pestilenza è finita. Sono tutti morti, quasi” (in regalo agli abbonati di Zafferano.news, abbonarsi è gratis) e "La Terza Guerra Mondiale di Gordon Comstock" (versione digitale a 9,99 €, comprensiva di podcast-audiolibro) si basano su un’analisi del Virus e della Guerra che usa esclusivamente gli strumenti tipici del mondo del business e del management, applicati alla geopolitica. Due riflessioni artigianali.

Il ramadan di un inglese al tempo di guerra

Di passaggio in Italia, è venuto a trovarmi un caro amico, per avere, dice lui, direttamente dalle mie mani, con dedica “superba”, il mio ultimo Libroincipit “La Terza Guerra Mondiale di Gordon Comstock” . In presenza di un meraviglioso crudo di pesce azzurro appena pescato, è stata una simpatica rimpatriata. Negli anni Novanta, quando vivevamo entrambi a Londra, cenavamo spesso insieme. Il nostro ristorante fisso era il Bibendum di Fulham Road, dove ogni giovedì sera lo stesso tavolo ci veniva riservato, e mangiavamo, sempre e solo, il gran crudo di pesce.

“La terza guerra mondiale di Gordon Comstock” scoppierà il 6 dicembre 2033, durerà 3 ore, nessun suddito morirà, sarà un regolamento di conti fra potenti

Mi permetto di invitare i Presidenti di Russia e di Stati Uniti e, perché no, di Cina, a leggere il mio romanzo (distopico!)“La Terza Guerra Mondiale di Gordon Comstock”, uscito oggi, 23 aprile 2022.

Ricordo ai Presidenti, e ai lettori, un passo del Talmud: noi umani nasciamo con il pugno chiuso (significa: tutto il mondo è mio !) e moriamo con le palme aperte (significa: il malloppo resta qua !). Dio ci dice: “La guerra non conviene a nessuno, mai”.

Nel 1946 gli americani si affidarono a George Kennan per decidere che fare di Stalin (il Putin di oggi)

Dopo lo sgradevole periodo dominato dalla triade Virus-Vaccini-Pass, speravo che il 2022 sarebbe stato l’anno della rinascita e della pacificazione.

Purtroppo, già a febbraio, quando la ripresa economico-culturale era ancora fragilissima, il criminale Vladimir Putin ha d’improvviso calato l’asso della guerra contro l’Ucraina, e l’equilibrio dell’Occidente è entrato, come ovvio, in crisi.