Ragazzi, oltre la siepe c’è solo il buio, e con il buio dovrete convivere

Lunedì 20 novembre, alle ore 21, al Teatro Gioia (ex Chiesa del Gesù) di Piacenza si terrà la prima assoluta di una Pièce teatrale tratta dal libro “Guerra e Poesia”. Sul palco ci sarà una giovanissima (Gen Z.) studentessa di lettere antiche, Silvia Andrea Russo, che l’ha scritta, sceneggiata, diretta, e la reciterà. Sarà accompagnata alla chitarra da suo fratello Ludovico, mentre la voce fuori campo, registrata, sarà la mia. Dopo la Pièce (30 minuti) ci sarà la classica presentazione del libro.

La poesia come conoscenza - La recensione di Giovanni Maddalena

Giovanni Maddalena ha scritto questa recensione. Ha colto in modo magistrale il vissuto che c’è dietro al libro, sintetizzato dalla frase che mi accompagna da tempo “Non può finire così, qualcosa succederà”. Per questo gli ho chiesto il favore di pubblicarlo nel Cameo. 

LA POESIA COME CONOSCENZA 

Per parlare di Guerra e Poesia Riccardo Ruggeri scopre la poesia.

Dopo un parto durato 80 anni è uscito "Guerra e Poesia"

Che il libro Guerra e Poesia esca il 4 novembre 2023 in esclusiva per gli abbonati a Zafferano.news (100 €, in versione pregiata, numerata, con dedica personalizzata e con successivo colloquio-dibattito privato con l’autore) e per tutti in modalità Amazon (14,99 €), proprio il giorno della Festa delle Forze Armate, e all’inizio della Guerra Hamas-Palestina vs. Israele, è puramente casuale.

Arriva una nuova guerra? Scarica l'app!

Il “modello” politico-economico-culturale CEO capitalism è velocità, è urgenza. D’altro canto, questa era l’innovazione apportata, trent’anni fa, al capitalismo classico: spregiudicatezza negli obiettivi-strategie e vivere-operare ad alta velocità, per colonizzare sempre nuovi mercati, nuovi popoli, globalizzando i profitti. Essere veloci come i treni-proiettile Shinkansen (Tokio-Osaka-Tokio) che, in coppia, ottusamente corrono avanti e indietro, all’infinito.

I "numeri" del banchiere svizzero XY sull'Occidente

A distanza di qualche settimana, nuova cena nel solito grotto del Mendrisiotto, con il solito menù, ma con un reciproco impegno: non parlare, non solo della guerra ucraina, ma neppure di quella con Hamas (per entrambe, dal nostro punto di vista, siamo ancora allo stato magmatico).

La poesia scrive, la guerra è analfabeta

Sabato 4 novembre uscirà il libro “Guerra e Poesia, destinato agli abbonati a Zafferano in un’edizione di pregio, numerata e dedicata (100 €) e pure in un’edizione Amazon (14,99 €).

Nelle sue prime elaborazioni (anni Sessanta) si chiamava, banalmente, Guerra e Pace. Poi capii che la Pace, da diecimila anni a questa parte, si era ridotta a un semplice “time out” fra due Guerre, quella in essere e quella che verrà. Allora, ho sostituito la parola Pace con la parola Poesia. Con il passare degli anni, il libro sognato, invecchiato nella cantina della mente, sottoposto a infiniti rifacimenti, è diventato altro.

Nel marketing la politica conta zero. C’è un solo re, il fatturato, una sola regina, la quota di mercato

Ero convinto di essermela cavata: non scrivere nulla sul libro del Generale Roberto Vannacci, e farla franca verso una parte degli abbonati a Zafferano. Molti lettori mi avevano scritto, volevano un ‘opinione sul libro del Generale; ho risposto che non avevo letto il suo libro, e non potevo leggerlo, semplicemente perché ero tutto concentrato nella revisione finale del secondo mio “libro della vita”, Guerra e Poesia.

"Sinistri" e "destri" destinati a diventare uguali

In uno studio di “scenario” di una dozzina d’anni fa, quando con Giovanni Maddalena preparavamo Uomini o Consumatori. Declino del CEO capitalism, ho trovato degli appunti di come, in Occidente, “Destra” e “Sinistra” marciassero su binari apparentemente separati, ma destinati ad incontrarsi, senza necessariamente doversi scontrare. Anzi!

Divertissement estivo nel mitico mondo della libertà di stampa

Da anni i lettori diminuiscono, da anni nessun giovane, o adulti di mezza età comprano un quotidiano cartaceo. Non solo non lo comprano, ma non leggono neppure quello di casa, comprato dal padre o dal nonno. Sono spietate le statistiche che sfornano ogni mese, sia il dato assoluto del mese, sia il confronto con il corrispondente mese dell’anno precedente, fotografando una perdita costante dell’ordine del 10%.