Un "disordine libero" è preferibile a un "ordine imposto"
Se problemi famigliari non me lo avessero impedito, queste ultime due settimane le avrei trascorse in America, a New York e a Chicago (una, capitale della finanza, l’altra, dei cereali, quindi della “vita”) e nelle varie “cinture” del Midwest (il mondo del “lavoro”, il mio mondo per un certo numero d’anni, e tuttora).