Neo giornalismo italico tra palazzi, social, carta stampata e tv

Un caso raro. La scorsa settimana ho passato un’intera serata per un’intervista-dibattito su La 7, la tv di proprietà dell’unico Presidente che riconosca, senza se e senza ma, quello del Torino Calcio. Appartengo infatti alla corrente moderata dei tifosi del Toro che preferiscono una proprietà italiana, seppur dal braccino corto, al CEO di un’imbarazzante multinazionale quotata a Wall Street dal braccino storto.

Il Cameo intervista

È nato il Cameo Intervista a cadenza mensile. Una giovanissima studentessa di lettere antiche (22 anni), con rubrica su Zafferano, intervista un novantenne ex CEO di multinazionali, oggi editore e scrittore, residuo di un Novecento in via d’estinzione. È un’intervista a spicchi, per argomenti che di volta in volta sceglie l’intervistatrice, che si snoderà, mese dopo mese, cercando di soddisfare le sue curiosità intellettuali.

L'informazione/disinformazione mielosa mi è venuta a noia

In occasione delle tre settimane di chiusura estiva di Zafferano mi sono messo in un rigoroso lockdown casalingo, una non vacanza alla ricerca del silenzio, o perché no del non silenzio.

L’informazione/disinformazione mielosa di molti editori, attualmente dominante, mi è venuta a noia. Insopportabile il continuo fingere di non fare traffici politici sui propri media, esattamente come hanno sempre fatto e fanno le felpe californiane sui loro social, pur essendo tutti politicamente allineati, o di qua o di là! Molti di loro a parole dichiarano guerra alle “fake news”, e così è, ma molti usano...

Povera Europa, fanalino di coda del declino occidentale

Cinque anni fa, Giovanni Maddalena ed io cominciammo a scrivere il libro Uomini o Consumatori? Il declino del CEO capitalism” (sarebbe uscito sei mesi dopo). Nella quarta di copertina mettemmo una frase a me cara: “Mi rifiuto di essere trattato (e morire) da miserabile consumatore”. Eravamo stati chiari già nel risvolto di copertina: si sarebbe trattato di una cronaca seria, ma ironica. Così come questo Cameo vuol essere un divertissement serio, ma soffuso di leggerezza e di ironia, unica risposta a questo mondo di odiatori seriali.

Trump sparato, Biden abbattuto. Restano "gli uomini vuoti"

A volte, il passaggio dalla poesia alla profezia è possibile.

Questo Cameo non si riferisce ai candidati alla Presidenza degli Stati Uniti, siano essi lo “sparato” Donald Trump o il futuro sostituto dell’ “abbattuto” Joe Biden, ma ai cittadini-elettori americani, e per estensione a noi cittadini occidentali. 

Una ballata per Donald e per Joe

Da quando è arrivato il Covid, e poi l’Ucraina, e poi la transizione climatica (auto elettrica compresa), e poi il 7 ottobre (guerra Israele-Hamas compresa), e poi i tentativi dei suoi di scalzare Joe (per me è stato un buon Presidente), mancava solo il gran botto. E’ arrivato! Con l’attentato al vecchio Donald.

Camus ha sintetizzato nell’avvocato Clemence i nostri attuali padroni

Da produttore di scenari (artigianali) quale sono, mi pare di percepire da parte di noi cittadini comuni una certa stanchezza. Sia chiaro, nulla più di alcuni segnali deboli, con però un segnale forte. I fallimenti politico economici in successione delle élite occidentali stanno ricreando le condizioni per un ritorno del mondo diviso in due: i ricchi e i poveri, Padroni (e cortigiani) versus Plebe.

Non più destra vs. sinistra ma poveri vs. ricchi

Tutto è relativo. In Giappone, nella provincia di Shinshu, esistono due villaggi, uno di fronte all’altro, allocati però sui due versanti della valle. Si chiamano, entrambi, “Il villaggio di fronte”, perché tutti e due ricavano la loro identità, un’identità volutamente senza nome, dalla certezza di non essere l’altro.

Il Rinascimento perduto del CEO capitalism

Intervista al Signor CEO (3)

RR

La ringrazio di aver accettato di rispondere a una domanda per noi giornalisti italiani molto importante. Mi rendo conto che, per uno del suo livello, al vertice del “Club dei Legami”, ove c’è la crème de la crème delle lobby finanziarie cancel-woke euroamericane, può essere imbarazzante affrontare il tema della morte di Satnam Singh, e di tutto quello che c’è dietro. Per noi italiani perbene è stato un pugno nello stomaco!

Il signor Ceo era presente sia a Borgo Egnazia sia al Bürgenstock

Intervista al Signor CEO (2) 

RR 

Non si arrabbi ma da fonti certe ci risulta che lei abbia partecipato alla “Conferenza con vista sulla Pace”, come l’hanno definita i giornali svizzeri, che si è tenuta al Bürgenstock, il resort di proprietà qatarina (sic!) che domina Lucerna e il Lago dei Quattro Cantoni. Una conferenza di pace dove però erano assenti Vladimir, Jinping, Narendra. Vuole parlarcene?