il "finto" silenzio delle vacanze patrizie
Il bello dei novant’anni è che non devi più sottostare al rito delle vacanze, sei finalmente un uomo libero, puoi chiamare lavoro le vacanze e viceversa, nessuno può criticarti.
Per Lilli e per me le vacanze, per una decina d’anni della nostra giovinezza genitoriale (dei piccoli Luca e Fabio) le praticammo con le modalità all’epoca riservate al popolo: si andava con la Seicento a Follonica, affittando, per quindici giorni, una camera nell’alloggio del macellaio locale.
