Nella terra di nessuno con Richter e Kiefer
Theodor W. Adorno scrisse nella Dialettica negativa che “dopo Auschwitz nessuna poesia, nessuna forma d’arte, nessuna affermazione creatrice è più possibile. Il rapporto delle cose non può che stabilirsi che in un terreno vago, in una specie di no man’s land filosofica”. Come concepire dopo la scoperta delle dimensioni degli orrori connessi al nazismo l’idea stessa di arte e di bellezza? Il grande sforzo della Germania nella seconda metà del Novecento è di certo stato non quello di cercare di dimenticare ma quello, invece, di ricominciare daccapo all’interno di una revisione totale, anche se...