Mister Big

Di recente un noto personaggio dell’arte italiana si è detto rammaricato perché a causa della pandemia non è riuscito a recarsi da Gagosian a Londra per vedere l’ultima antologica di Damien Hirst. L’artista, infatti, è riuscito a farsi dare le chiavi della famosa galleria in Britannia Street per un anno, come curatore, ed ha prevedibilmente cominciato da se stesso.

Opere d'arte e NFT

Si è parlato molto negli ultimi tempi degli NFT, cioè i non-fungible token, considerati da alcuni una nuova frontiera del mercato dell’arte. Ebbene Christie’s nel mese scorso ha debuttato  nelle cripto valute e nel NFT: con 69,3 milioni di dollari Metakovan si aggiudica l’opera tutta digitale di Beeple Crap, nome d’arte di un artista famoso sul web, assegnata in Nft e pagata in Ethereum. Ho espresso più volte il mio...

La bellezza

Durante il periodo di lockdown alcuni esponenti nel campo dell’arte e della critica d'arte, vista l'assenza di eventi a causa della crisi pandemica, hanno scritto libri: probabilmente il miglior modo di impiegare il proprio tempo, finalmente non corroso da centinaia di impegni più o meno importanti. 

Il capolavoro sconosciuto

Mi è tornato tra le mani, a distanza di anni, un piccolo grande classico della letteratura, Il capolavoro sconosciuto di Honoré de Balzac, un racconto compreso negli Études philosophiques della Comédie humaine, del 1831. È breve e penetrante, e  migliore di tanti tomi di storia dell’arte o di critica d’arte poiché intuisce bene il rapporto tra l’artista e la propria opera. Le grandi tematiche che sottendono alla dimensione artistica rimangono...

Turner

Ricevo newsletter da ogni parte del mondo riguardanti i musei, poiché mi interessa capire la loro attività e, anche in tempi di pandemia, rimanere informata sui movimenti “globali” circa l'arte. Negli ultimi anni si è puntato molto sugli artisti storici, forse perché è più difficile valutare la contemporaneità, vista la mancanza di “confini” e di canoni di riferimento: o forse perché gran parte dei curatori...

Sangue e arte

C’è un sacco di sangue nella storia dell’arte: la presenza del sangue come simbolo di vita e di morte è frequente in tutta l’iconografia cristiana, dalle crocefissioni in avanti. Zampilla soprattutto nel nord Europa, dove esce a fiotti, ma anche nel Rinascimento italiano non si scherza, se pensiamo ai tanti San Sebastiano trafitti dalle frecce alle decollazioni del San Giovanni Battista; il sangue versato è garanzia di fede. Del resto il rapporto con la...

Ars moriendi

In questi tempi esausti e un po’ disperanti è importante ricordare che l’Europa per secoli è stata falcidiata dalle grandi epidemie, che con frequenza piuttosto regolare hanno decimato le popolazioni europee, a partire da quella meglio nota come “morte nera” della metà del Trecento. A differenza di oggi però, i più erano timorati di Dio, e così nacque quella che poi fu definita la "Ars Moriendi",  espressione latina che...

La stringente attualità

Ho letto di recente su un magazine di settore un articolo dal titolo: “Che fine hanno fatto gli artisti?”. Mi ha lasciato a dir poco basita. Il giornalista lamentava il fatto che - a dispetto di musei e gallerie che si sono dimostrati flessibili al caos pandemico, reagendo ad esso in modo creativo con tutta una serie di nuove interazioni via web e inventando contenuti per sopperire alla mancata presenza fisica - gli artisti non abbiano fatto altrettanto.

Questi ultimi, a suo parere, hanno “certificato la loro marginalità intellettuale”,  incapaci di... 

Calle, papaveri e iris

Ho sempre avuto difficoltà ad accettare di partecipare a mostre delle donne, sulle donne o sulla creatività al femminile, perché le ho sempre ritenute ghettizzanti e forse anche un po’ offensive. Intanto perché il “genere” (maschile-femminile) è una dimensione primaria che dichiara, anche in arte, una differenza a priori, e là dove queste esibizioni parrebbero rappresentare un impegno, in realtà sottolineano l'evidenza, e con essa una sottile marginalità. Oltre a ciò vi è il  presupposto che la propria identità -  e il rendere pubblica la propria parola, lettera o opera artistica legandola ad essa - possa vivere solo all'interno di una atmosfera omogenea e ad hoc, perché non abbastanza matura per nuotare altrove e più lontano.

Ogni volta che leggo di...

Il circolo del femminile

Ricordo benissimo le riunioni delle “donne” del collettivo femminista di mia madre… che era assolutamente variegato dal punto di vista sociale, religioso o di provenienza. Lei partecipava entusiasta perché raccontava a queste signore del Circolo di Via Osoppo a Milano cose che non aveva mai detto a nessuno. Produssero infine una serie di “quaderni” in cui si erano cambiate il nome per non...