Vita d'artista


La memoria non tace

Per quanto sempre difficile e irto di ostacoli, anche quest’anno il Giorno della Memoria a Brera, da me curato, si sta svolgendo, salvo allerte, piuttosto bene. 

Quest’anno il tema è la voce della memoria a cui sempre prestare attenzione, come strumento di analisi e di critica, nel flusso continuo di informazioni in cui siamo immersi, nella cacofonia dei media che ci disorienta. Come fare sì che eventi lontani nel tempo non vengano mistificati ma suscitino ancora spunti di riflessione?

Una raccolta di grafiche propostami dall’Associazione dei Figli della Shoah, frutto di un "ritrovamento" dopo un trasloco, è diventato il primo degli eventi di questa settimana: qualche tempo fa mi chiesero di andare a valutarle e rimasi incantata. La cartella, che raccoglie 32 grafiche di artisti dell’epoca, opera dello storico dell’arte Mario De Micheli nel lontano 1962, su commissione dell’Associazione Donne Ebree d’Italia (ADEI), è una selezione unica nel suo genere e di grande valore storico che va da Picasso a Grosz, da Aldo Carpi a Corrado Cagli a Ennio Morlotti, Guttuso, Vespignani, Zigaina.

La mostra è alla Biblioteca di Brera perché la carta sta bene con la carta. Ho scoperto all’inaugurazione, dove ho incontrato Gioxe De Micheli, figlio di Mario, che il padre e la madre sono stati nominati Giusti tra le Nazioni. La cosa emozionante è il taglio particolare della mostra, perché quegli artisti avevano tutti avuto un’esperienza diretta con la guerra e altrettanto interessante il testo attualizzato di Cristina Muccioli.

Michele, Sofia, Pietro, Simone, Giulia, Mario, Arianna, Pierfilippo, Andrea, Natalia, Valentina, Elena, Edoardo, Maria e Beatrice l’esperienza della guerra non la hanno fatta ma hanno raccolto la mia sfida a trasformare le grandi vetrine del passante ferroviario della stazione Garibaldi a Milano, riflettendo sul tema con grandi opere su carta in bianco e nero. Con l’aiuto della Fondazione Arte Passante, che da anni lavora nelle metropolitane con un approccio inedito alla fruizione dell’arte contemporanea, abbiamo costruito una mostra di grande impatto, e sono grata a questi ragazzi di aver portato la poesia in un “non- luogo”, per dirla come Marc Augè, di passaggio. La grande galleria del passante, così underground nella sua freddezza ed essenzialità, con la gente che va e viene e corre ed è distratta, alle volte e d’improvviso però si ferma a guardare un qualcosa che è nuovo, diverso e forse, sorprendente. 

L’ultimo evento nell'ambito di questo Giorno della memoria 2024 è una lectio di Roy Chen a Brera, scrittore e drammaturgo, attivista per la Pace, ricevuto anche da Papa Francesco in Vaticano. Il suo capitolo sulla pulce di Dachau, che viene letta anzi recitata da Davide Fiano, è uno dei brani più eccentrici e profondi sulla Shoah che io abbia mai letto.

© Riproduzione riservata.
Zafferano

Zafferano è un settimanale on line.

Se ti abboni ogni sabato riceverai Zafferano via mail.
L'abbonamento è gratuito (e lo sarà sempre).

In questo numero hanno scritto:

Angela Maria Borello (Torino): direttrice didattica scuola per l’infanzia, curiosa di bambini
Valeria De Bernardi (Torino): musicista, docente al Conservatorio, scrive di atmosfere musicali, meglio se speziate
Roberto Dolci (Boston): imprenditore digitale, follower di Seneca ed Ulisse, tifoso del Toro
Giovanni Maddalena (Termoli): filosofo del pragmatismo, della comunicazioni, delle libertà. E, ovviamente, granata
Barbara Nahmad (Milano): pittrice e docente all'Accademia di Brera. Una vera milanese di origini sefardite
Riccardo Ruggeri (Lugano): scrittore, editore, tifoso di Tex Willer e del Toro