Di cuore e coraggio

L’enciclica del Papa Dilexit nos è uscita qualche mese fa. I giudizi papali sono sempre interessanti, per cattolici e non, per capire quali sono le preoccupazioni che vengono da una delle agenzie culturali di più lunga data e successo. Non vi dirò quindi molto delle riflessioni teologiche ma piuttosto degli spunti filosofici e sociologici.

Fake truth e intelligenza artificiale

La scena del litigio Trump-Vance-Zelensky è subito stata trasformata in un simpatico video fake fatto con AI dove i tre leader si assaltano fisicamente invece che moralmente. Così, in una sola immagine, si possono vedere due delle caratteristiche principali della comunicazione attuale, all’inizio dell’era AI, spesso segnalati su questa testata: la disintermediazione totale e le fake truth.

Trump e le intuizioni elementari della filosofia del diritto

La vicenda dell’improvviso cambio di strategia – non di obiettivo – americano ci riporta a un problema interessante legato alla storia, alla forza e al diritto. È chiaro che, a dispetto dei grandi squilibri strategici, l’avversario degli Stati Uniti resta la Cina. Trump pensa di avere delle chance di staccare la Russia dalla Cina così da indebolire il vero nemico e, forse, trattare con esso una spartizione radicale del mondo, una seconda Yalta. Ci riuscirà? È una mossa che ha senso? Lo sapremo alla fine delle negoziazioni e, comunque, nel giro di qualche anno.

La speranza come passione e relazione

Guido Gili è uno dei più importanti sociologi della comunicazione italiani. Da anni si occupa di temi e valori che implicano relazioni umane complesse. Aveva incominciato con la violenza nei media, poi si è occupato a lungo della credibilità, della menzogna al tempo della postverità e, ora, con Emiliana Mangone, della speranza, nel libro Speranza. Passione del possibile, edito da Vita e Pensiero.

Perché piace "Il Conte di Montecristo"

Ho letto il romanzo di Dumas non per la serie televisiva ma perché un amico sudamericano che vive a Parigi me ne ha consigliato la lettura per capire la Francia e i francesi. Nel romanzo, in effetti, si capiscono diversi aspetti della storia e dei costumi della dolce terra d’oltralpe. Per esempio, che il contegno, la capacità di controllo, la non esternazione di sentimenti ed emozioni erano valori dell’aristocrazia francese ottocentesca ed lo sono rimasti nell’educazione nazionale. 

Victoria Lady Welby: Dio, il lavoro, il linguaggio

Questa settimana vi presento una nobildonna originale di fine Ottocento i cui studi sono tuttora interessanti. Victoria Lady Welby era nata nel 1837 da una famiglia dell’altissima nobiltà britannica. Rimasta orfana di padre girovagò per il mondo visitando Stati Uniti, il nord Africa, il Medioriente, in epoche in cui il turismo culturale non esisteva. Poi tornò in Inghilterra dove prese il ruolo di Maid of Honor della medesima regina Vittoria. Poi si sposò con Lord Welby ed ebbe tre figli.

Asterix e la banalità del linguaggio

A volte anche i fumetti fanno riflettere, soprattutto quando sono di alto livello artistico. Così oggi, nella rubrica del pensiero, ci occupiamo di Asterix e l’iris bianco, l’ultimo volume della celebre serie, scritto da Fabcaro e disegnato per la settima volta da Didier Conrad. È stata una buona strategia degli eredi degli inventori del banda gallica, Goscinny e Uderzo, quella di aver permesso ad altri, qualificati e selezionati, di continuare le avventure del villaggio che resiste a Cesare. 

Eccezionalismo americano

Nel discorso inaugurale di Trump al Campidoglio c’è un’espressione fondamentale: “L’America sarà più grande, forte e più eccezionale di quanto non sia mai stata prima”. Il termine “eccezionale” non va preso nel suo senso generico. L’eccezionalismo americano è una dottrina politica che è omologa a quella che stava alla base della slavofilia russa della fine dell’Ottocento. L’idea è che l’America sia un’eccezione rispetto agli stati e alle altre nazioni, qualcosa di diverso, perché destinata ad avere un ruolo particolare di guida del mondo.

Lanciare pietre

La scorsa settimana ho scritto un articolo per La Stampa di Torino sulle violenze che hanno accompagnato le proteste per la morte di Ramy Elgaml a Milano. Ho sostenuto che, contrariamente a quanto dichiarato da alcuni intellettuali e dai poveri studenti infarciti delle loro idee, se si tira una pietra a un agente di polizia, si è pienamente e personalmente responsabili. 

Il pentimento di Zuck

La svolta della comunicazione viene a qualche giorno dall’inaugurazione della nuova presidenza americana. Mark Zuckerberg, in un video di 5 minuti, informa il mondo che cambierà la direzione culturale di Facebook, Instagram & co. Con un tono e una faccia da pentito o da combattente vinto, spiega che collaborerà con la nuova presidenza americana in modo tale da garantire la massima libertà di espressione come vuole la Costituzione statunitense.