Berlusconi comunicatore
Adesso che i fuochi di amore e odio si sono smorzati – a ciglia asciutte, come diceva Montanelli – possiamo forse occuparci di qualcosa di più specifico a riguardo di Silvio Berlusconi come comunicatore.
Adesso che i fuochi di amore e odio si sono smorzati – a ciglia asciutte, come diceva Montanelli – possiamo forse occuparci di qualcosa di più specifico a riguardo di Silvio Berlusconi come comunicatore.
Terminus Malussène è l’ultima puntata della saga inventata da Daniel Pennac ed è purtroppo la meno riuscita. Pennac è stato un autore importante della letteratura contemporanea per il tentativo di scrivere romanzi anti-psicologici e anti-realisti, fiabe postmoderne.
Questa settimana è caduto l’anniversario dei 150 anni dalla morte di Manzoni, giustamente ricordato, anche se non sempre per i motivi giusti e alle volte con una retorica noiosa e intollerabile. Per me, Manzoni è legato alla lettura che ne feci, molti anni dopo le scuole, mentre mi trovavo per la prima volta negli Stati Uniti.
Un giovane ricercatore italiano, Giovanni Molfetta, ha avuto la bella idea di raccogliere alcuni degli scritti giornalistici di G.K. Chesterton e di metterli insieme in un testo allegro, divertente e pensoso che tutti i lettori di Zafferano.news dovrebbero leggere.
Chi scrive spesso è obbligato da una necessità interiore. Scrive perché non riesce a fare altrimenti, perché ci sono idee, immagini, sentimenti, personaggi che premono dal di dentro del proprio cervello o della propria anima. Ogni forma di scrittura deriva da questo strano fenomeno che popolarmente riassumiamo con l’espressione “mi è venuta in mente un’idea”. Da dove mi è venuta?
In epoca di festa del 25 aprile viene in mente il problema eterno del tradimento, forse il più duro e drammatico dei problemi umani. Nella guerra civile di allora, al di là dell’odio per l’invasore tedesco, tutti considerarono “traditore” l’avversario e le ferite inferte dal giudizio di tradimento sono le più profonde da guarire.
In epoca di informazioni segrete sgocciolate al pubblico, in modo più o meno noto, con fini più o meno espliciti, vale forse la pena ricordare lo splendido lavoro di Hannah Arendt (1906-1975) su un altro celebre leak: quello dei cosiddetti Pentagon Papers, l’indagine segreta del governo americano sul disastro della guerra in Vietnam.
Il 20 marzo scorso il Corriere della Sera ha pubblicato stralci di un parere dato alla Corte di Cassazione dalla celebre Accademia della Crusca riguardo all’uso del linguaggio politicamente corretto nell’amministrazione pubblica: asterischi, schwa, maschili e femminili e tutto l’armamentario linguistico di ciò che chiamiamo politicamente corretto 2.0, il politicamente corretto dei nostri giorni.
Su Masaccio è stato scritto e detto relativamente molto, visto che si tratta di un pittore morto a 26 anni e che ha operato solo dal 1422 al 1427. Sei anni che sono bastati per rivoluzionare la storia della pittura e dell’arte. Nonostante quanto scritto, però, con Guido Gili abbiamo accettato di provare a gettare uno sguardo filosofico e sociologico al giovane geniale pittore.
Il film Living di Oliver Hermanus è un remake dell’omonimo Vivere di Akira Kurosawa, il grande regista giapponese, su sceneggiatura di Kazuo Ishiguro, che a sua volta aveva tratto ispirazione da una novella di Tolstoij, La morte di Ivan Il’jic. Una lunga serie di autori per far capire che la novità profonda accade sempre dentro la tradizione.