Dalla Gig economy all’intelligenza artificiale

In questo momento di violento dibattito sulla possibilità per l’America di riportarsi a casa così tante fabbriche da rendersi indipendente rispetto alle bizze geopolitiche del commercio internazionale, tanti esperti dai pochi neuroni in zucca provano ad intortarci con l’intelligenza artificiale. Secondo queste anime pie le boutade del Presidente hanno le gambe corte: servono anni per avviare una fabbrica e nel frattempo Trump sarà un ricordo. 

L’importanza delle applicazioni pratiche

Tra gli hobby preferiti, oltre a pagaiare tra le papere di Boston ed insegnare a negoziare ai dottorandi del PoliTo, do un aiuto a piccole aziende innovative italiane che vogliano crescere. Mi arrivano sia da 42N (www.42n.us) sia dalla Regione Piemonte, che ogni anno organizza un programma di mentorship per aziende del territorio. 

La rivincita di Hamilton

Oltre ad essere famosissimo musical a Broadway e padre fondatore del nostro Paese, il buon Hamilton è anche l’autore della politica di commercio internazionale che ci ha visti belli rintanati in casa fino al 1913, ed in misura minore fino al 1934.

Dal 1774 al 1791 Alexander Hamilton spinge l’America ad usare dazi per proteggere la nostra economia e specialmente per consentire di sviluppare la neonata industria. 

Come funziona l’intelligenza artificiale?

Mentre resta un mistero il funzionamento della nostra mente, e solo in minima parte cominciamo a comprendere quello del cervello, negli ultimi giorni sono usciti articoli importanti per capire come pensa il ranocchio elettronico, ed è sorprendente.

Bilaterale sull’intelligenza artificiale

Questa settimana dedico entrambe le rubriche ad un incontro cui ho appena partecipato, che metteva a confronto americani ed europei, specie italiani, sul tema dell'intelligenza artificiale. I partecipanti includevano ricercatori, imprenditori, sacerdoti, giornalisti, e politici. Il tema e’ caldo: l'intelligenza artificiale e' al centro degli investimenti dei tre blocchi economici mondiali, e molti percepiscono America ed Europa dalla stessa parte, mentre la Cina e’ l’avversario da contenere. Io invece vedo una divisione nella gestione del rischio, che accomuna America e Cina da un lato, e separa l’Europa.

Continua sul bilaterale dell’intelligenza artificiale

Un terzo concetto chiave per l’adozione corretta dell’intelligenza artificiale e’ il controllo e la gestione dei dati.  Pensate ai satelliti: oggi migliaia di scatolette in orbita ci danno un’enorme quantita' di dati in tempo reale. Dal meteo, ai trasporti, al monitoraggio di coltivazioni, sono tantissimi quelli che possono essere analizzati per prendere decisioni importanti in un attimo. Chiaramente chi ha messo i satelliti in orbita vorra’ guadagnarci, ma non puo’ avere le competenze ed i mezzi per prendersi carico di tutte le elaborazioni e scelte possibili. Allo stesso modo, diverse organizzazioni e stati possono essere interessati allo stesso dato, per motivi diversi.

Putin e Trump al tavolo

In questa rubrica abbiamo già visto lo stile negoziale di Trump: aggressivo, rumoroso, butta l’amo nell’assurdo, per raccogliere qualsiasi concessione che la controparte faccia per farlo ragionare. Con tutta una serie di pecorelle, da Panama, alla Danimarca, al Canada, al Messico, questo approccio si dimostra efficace, almeno nel breve periodo.

Evoluzione a Walmart

Walmart è la più grande catena di supermercati americani, con ricavi da $680 miliardi e profitti per $20 miliardi, in aumento del 5% rispetto all’anno scorso. Tradizionalmente i consumatori vanno qui per la spesa settimanale, abbastanza sicuri di trovare i prezzi più bassi ed una qualità accettabile. 

L’immigrazione secondo Trump

Il 9 aprile 1870 Marx scrive una lunga lettera a due suoi collaboratori in America, Meyer e Vogt. In quel testo spiega come l’aristocrazia inglese abbia voluto trasformare l’Irlanda in un gran pascolo per dar carne, latte e lana a Londra, mentre gli irlandesi devono emigrare dall’altra parte dell’Oceano dove abbassano gli stipendi dei locali, rubandogli il lavoro.

Chi compra TikTok?

A pochi giorni dalla nomina a Presidente di Trump, tutto sembrava pronto per chiudere TikTok: falchi, colombi e passerotti da passeggio erano tutti schierati contro il social media di ByteDance, cinguettando di chissà quali attacchi informatici e segreti nazionali potessero finire nelle mani dei perfidi comunisti cinesi.