Il tempo delle scelte

La giornalista e saggista statunitense Anne Applebaum lancia un allarme: i dittatori di tutto il mondo si sono alleati in un fronte comune. Sono «un gruppo tenuto insieme da una spietata e assoluta determinazione a preservare il proprio potere e la propria personale ricchezza» (Autocrazie, Mondadori 2024). Per raggiungere questo obiettivo, sfruttano strutture finanziarie illecite, servizi di sicurezza deviati ed esperti di tecnologia, strumenti con cui orchestrano sorveglianza, propaganda e disinformazione.

Appello a una Rivoluzione Pacifica

L'ammirazione che gli adulti nutrono verso i giovani affonda le radici nel desiderio di ritrovare quella vibrante combinazione di idealismo e lucida consapevolezza che la giovinezza incarna. La scuola si rivela un terreno fertile per questo incontro, un ecosistema dinamico dove le generazioni si scambiano non solo nozioni, ma soprattutto lezioni di vita. Questo scambio continuo è cruciale, specialmente in un'epoca satura di informazioni spesso orientate al sensazionalismo.

La scuola cattolica

La scuola rappresenta un ambiente educativo centrale nella vita dei giovani, un luogo in cui si intrecciano relazioni significative per oltre duecento giorni all'anno, in un arco di tempo che va dai dieci ai vent’anni. Molti cristiani laici scelgono di operare in questi contesti come insegnanti, vivendo la loro vocazione con passione e competenza. Il loro contributo si traduce in una vera e propria "pastorale d’ambiente", in uno dei settori più complessi e dibattuti della società.

La Scuola come luogo di speranza

Un giovane entra in classe, spesso con un fardello invisibile sulle spalle. Magari porta con sé un passato difficile o è sopraffatto da problemi e paure. La scuola, in questo contesto, può diventare un rifugio, un luogo dove ritrovare la speranza e l’opportunità di ricominciare. È un ambiente dove si imparano non solo nozioni, ma anche a vivere, a credere in se stessi e nei propri sogni. 

Investire in educazione

Nei dibattiti pubblici, tra politici, esperti ed educatori, emerge frequentemente la domanda: conosciamo veramente i giovani? Le ripetute tragedie giovanili devono spingere educatori e genitori,  l’intera società civile a investire in un'educazione relazionale consapevole.

Essere insegnanti: un viaggio tra crisi e vocazione

Quale insegnante possiede oggi le risorse migliori per rispondere ai bisogni dei giovani che vivono in un presente dilatato, globale e contraddittorio? La realtà digitale li immerge in un flusso continuo di conoscenze effimere, relazioni superficiali e incertezze sul futuro a cui si adattano certamente meglio degli adulti, più abituati alla stabilità. Ma non basta sapersi adattare. 

La politica: una maniera esigente

“La politica: una maniera esigente di vivere l'impegno cristiano al servizio degli altri" (Octogesima Adveniens n. 46)

La politica rappresenta uno degli ambiti più alti e complessi dell'agire umano. Per chi persegue onestamente il bene comune, le sfide sono evidenti e non mancano delusioni, specie quando il cambiamento appare irrealizzabile. 

Abitare il mistero

Il vecchio mondo è ormai alla fine e un cielo pallido annuncia l’alba di un mondo ancora senza colore, in cui la luce è come sospesa. La lentezza dell’ora è spietata (Cesare Pavese) per noi abituati al tutto e subito. Ogni alba ha, poi, i suoi dubbi (Alda Merini), è un istante dove tutto può succedere. “Il giorno non nasce in tutte le parti del mondo, ma solo in segreto, là dove nessuno lo vede. Da niente diventa increspatura di vita, da buio diventa cammino, da notte diventa orizzonte.” (Guatan Tavara). 

La distorsione consumistica di Babbo Natale

Il Babbo Natale paffuto e scampanellante è una caricatura vuota e consumistica, che ha perso qualsiasi connessione con le profonde radici religiose del Natale. È un simbolo che, attraverso potenti strategie di marketing, ha trasformato la Festività, un tempo intrisa di significato, in una celebrazione superficiale ed effimera.