"Il potere è una parola di cui non capiamo il significato" (Lev Tolstoj)

Esplorare i confini del “potere” e definirlo nei suoi molteplici aspetti è un'operazione complessa che richiede l’analisi di elementi che riguardano l'universo delle pulsioni inconsce dell'animo e, insieme, le dinamiche del sistema sociale. Nella prassi sociale la parola “potere” indica la "capacità dell'uomo di determinare la condotta dell'uomo: potere dell'uomo sull'uomo" (Bobbio-Matteucci-Pasquino 1990). 

Riscoprire chi siamo e lo scopo per cui siamo qui

“Cerca di diventare non un uomo di successo ma piuttosto un uomo di valore”. (Albert Einstein)

L’uomo sa inventare cose nuove e sa fare cose straordinarie, si specializza nei dettagli più impensati del “reale” ma, spesso, non cerca e quindi ignora il vero senso della vita. 

Il cristianesimo: follia e sovvertimento delle logiche mondane

Mentre alcuni pensano che il mondo abbia cessato di essere cristiano e sia condannato all’insignificanza, altri parlano di giovinezza della Chiesa e del suo futuro. C’è, da tempo, un aperto dibattito tra innovazione e conservatorismo, ma il rischio di andare a «sbattere» contro una proiezione meramente sociologica o contro un’analisi astrattamente ideo-teologica, è molto elevato. 

Non c’è altra oscurità che quella dell’ignoranza (Shakespeare)

Viviamo nell’“età dell’oro dell’ignoranza... deliberatamente prodotta da potenti forze per lasciarci nel buio” (Robert Proctor, storico della scienza americano e professore di Storia della scienza alla Stanford University). Il deterioramento del mondo è legato non solo alla distruzione delle risorse naturali ma anche di quelle cognitive ed etiche. 

La vita si vive nell'incertezza

“L’epoca attuale è il tempo della mediocrità aurea e dell’insensibilità, della passione per l’ignoranza...Nessuno pensa; di rado si trova qualcuno che concepisce un’idea” (F. Dostoevskij - E. B Gordon). Senza rendercene conto, ubriacati di false luci e rumori assordanti, siamo uomini seduti su un treno in corsa, incerti sulla...

Cercare la felicità fuori di noi è come aspettare il sorgere del sole in una grotta rivolta a Nord

La vanità delle cose, la superficialità e l'egoismo rendono l’uomo estraneo o inquieto di fronte alla fragilità del transitorio. «... il divenire riempito di eventi e circostanze, corredato di concreti contenuti, fa solo rumore». (Jankélévitch) Va riscoperta la giusta gerarchia dei valori non sacrificando la qualità della vita all’inganno di un benessere ambiguo. Che cosa basta per essere felici?

Dove mettiamo la gioia del Natale?

Il viaggio del Magi, da tanti considerato una favola, in realtà è un racconto denso di simbolismi. Anche se la tradizione, lungo gli anni, ha attribuito ai Magi un nome, un numero, un titolo regale, è per noi un impegno recuperare l'anima profonda dello scritto, senza fermarci in superficie.