Guide cieche
“Può forse un cieco guidare un altro cieco? Non cadranno tutt'e due in un fosso?". È un semplice insegnamento sapienziale, l’indicazione valida e persuasiva di un Maestro.
“Può forse un cieco guidare un altro cieco? Non cadranno tutt'e due in un fosso?". È un semplice insegnamento sapienziale, l’indicazione valida e persuasiva di un Maestro.
Lo scrittore inglese Robert Burton nel suo trattato “L'anatomia della malinconia” afferma: "Se v'è un inferno in terra, si può trovarlo nel cuore d'un uomo triste". La tristezza è un pensiero maligno che elimina la pace e la gioia interiore.
Sistemi e progetti elaborati nel tempo per facilitare e sostenere uno sviluppo equilibrato della persona non hanno risolto il problema educativo e non hanno rasserenato l’animo di tanti genitori e maestri preoccupati del futuro dei propri figli e allievi.
Il vecchio detto “Chi trova un amico trova un tesoro” lo troviamo nel Siracide un testo sapienziale, noto anche come Ecclesiastico, non accolto nella Bibbia ebraica ma solo in quella cristiana, dove viene anche aggiunto “Per un amico fedele non c’è prezzo, non c’è peso per il suo valore” (Sir 6,14-15).
Un tempo la parola era sacra, un impegno che si prendeva in coscienza. Chi spendeva parole inutili o smentiva in pratica quanto aveva detto veniva condannato al biasimo collettivo. Il linguaggio sottende una spiritualità. Le parole non sono rumore ma rivelazione dell’anima. I dialoghi vuoti rischiano di essere un incontro di solitudini.
Mi è difficile capire se c’è ancora spazio per una buona politica intesa come ricerca e sforzo di realizzare il bene comune.
Spesso, oggi, per evitare ansie e turbamento, scegliamo la facile soluzione di non pensare, di non interrogarci troppo. Viviamo con mediocrità nella misura del possibile, come ci pare e piace.
Sul Foglio di qualche anno fa Luciano Violante scriveva: “Ho notato che più o meno ogni vent’anni in Italia si sviluppa un forte movimento di avversione al ceto politico: il fascismo, la resistenza, il Sessantotto, Tangentopoli e oggi.”
Lo stregone inglese Aleister Crowley, nel suo “Liber Oz”, dichiara: «L'uomo ha diritto di vivere secondo la sua stessa legge». Il suo motto «Fai ciò che vuoi» è il concetto-chiave che accomuna tutti gli atteggiamenti trasgressivi.
Leggendo la straordinaria novella di Luigi Pirandello Ciaula scopre la luna mi ha dato lo spunto per dare un titolo alla mia rubrica.