La cura che unisce generazioni

Come sottolineato nelle scorse settimane, chi oggi è in età lavorativa si trova a reggere due estremi della società: gli anziani che vivono più a lungo ma spesso non sono più autosufficienti, e i figli arrivati tardi in una stagione di incertezza economica, educativa, psicologica. 

Meglio un algoritmo che un estraneo?

In molti dibattiti pubblici si muovono obiezioni all’idea che l’intelligenza artificiale (IA) generativa, la robotica e la telemedicina possano davvero migliorare la cura degli anziani non autosufficienti: il digital divide delle generazioni più vecchie renderebbe impossibile affidarsi a tecnologie così avanzate. 

Da case di cura a case che curano

Invecchiare nella propria casa: è questa la frontiera politica e sociale su cui l’Italia sta investendo, con il raggiungimento dell’obiettivo del 10% di anziani over 65 bisognosi di cura assistiti tramite l’Assistenza Domiciliare Integrata (ADI).

Lui, lei, l’altro

Nelle case di coppie che invecchiano, un nuovo “terzo incomodo” potrebbe presto fare il suo ingresso: non un amante, ma un robot. Non per rubare affetto, ma per integrarlo.

Finché malattia non ci separi

Viviamo più a lungo, e questo sembra una conquista. Ma dietro la statistica dell’allungamento della vita media si nasconde un paradosso: la vecchiaia non è sempre condivisa in salute, e spesso la longevità diventa una prova di resistenza più che d’amore. 

Socioeconomia della cura in Italia e Giappone

Italia e Giappone sono due tra i Paesi più emblematici al mondo per comprendere come la fascia tra i 40 e i 60 anni — genitori di figli adulti o adolescenti, ma anche figli di anziani longevi — regga ormai la maggior parte del carico sociale.

Questo nei prossimi anni non potrà che peggiorare.

Due Paesi, un tempo che rallenta

Tra i Paesi più industrializzati del mondo, Italia e Giappone condividono un primato che racconta tanto del loro presente quanto del futuro demografico globale e che li rende a pieno titolo le nazioni per antonomasia della generazione della cura, la mia, quella di chi deve garantire assistenza a giovani con sempre meno certezze e anziani che rimangono con noi sempre più a lungo.

La generazione della cura

Siamo la generazione della cura. Non perché l’abbiamo scelto, ma perché è ciò che ci resta quando il tempo si allunga e le certezze sul futuro si restringono. Viviamo in mezzo, tra genitori che invecchiano sempre più e figli fatti tardi che trovano la loro strada ancora più tardi.

Siamo imbevuti nella fiducia e del benessere di quando eravamo giovani, temprati dalla crisi permanente in cui siamo maturati. L’ascensore sociale era ben oliato e credevamo nel mito del progresso continuo, di un mondo piatto di benessere. Poi tutto si è inceppato.

La tecnologia dell’etica

L’etica della tecnologia è il campo di riflessione che studia le implicazioni morali, sociali e ambientali delle tecnologie. Non riguarda solo l’uso, ma anche la progettazione e lo sviluppo di strumenti, piattaforme e sistemi. Si interroga su come le innovazioni influenzino libertà, giustizia, diritti e benessere umano.