Vita d'artista


Blu Klein

Qualche giorno fa è finalmente arrivato in studio il telaio che aspettavo e con esso i colori richiesti, per mano proprio di Massimo Pellegrini, che con la consueta riservatezza mi ha ringraziato per la citazione del suo nome, su Zafferano. Non credeva di meritarlo. Normalmente arriva un suo collaboratore e per me è stato un vero piacere presentargli il mio nuovo studio. Mi ha detto una cosa che mi ha colpito, e cioè che questo poteva essere solo lo studio di Barbara Nahmad.

Finita la visita mi sono ricordata della figura di Edouard Adam, il titolare dello storico...

... colorificio a Parigi che nel 1956 collaborò con Yves Klein nella creazione della “più perfetta espressione” del blu: l’International Klein Blue (YKB). Perché a Yves Klein non bastava ricercare il colore ma voleva “quel”colore, tanto da crearlo ex novo. Il suo blu doveva essere “essenziale, potenziale, spaziale, incommensurabile, vitale, dinamico, assoluto, pneumatico, puro, prestigioso, meraviglioso, esasperante, instabile, esatto, sensibile, immateriale” così si espresse nelle sue note manoscritte dopo l’invenzione di quel particolare blu oltremare di una luminosità e intensità mai viste prima, e che sarà il protagonista indiscusso del suoi “Monochrome” e delle sue performance.

Nel 2016 accade qualcosa di simile: Anish Kapoor, scultore anglo-indiano, scatena la bagarre accaparrandosi una tonalità di nero chiamata “Vantablack” , acquisendone i diritti esclusivi. Il pigmento, prodotto dalla società inglese Surrey NanoSystems ( e realizzato a fini militari per verniciare gli “stealth”, i jet invisibili ai radar) è talmente scuro da assorbire il 99,96 per cento di luce. Il gesto di Kapoor ha fatto indignare la comunità artistica internazionale, perché quel nero poteva essere a disposizione di tutti. A differenza di Klein che da vita ad un procedimento artistico unico nel suo genere, in cui il colore inventato è un tema centrale che diventerà la sua cifra stilistica e la sua avventura poetica,  Kapoor ha creato un monopolio, nel perfetto stile dei nostri giorni.

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Zafferano

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In questo numero hanno scritto:

Angela Maria Borello (Torino): direttrice didattica scuola per l’infanzia, curiosa di bambini
Valeria De Bernardi (Torino): musicista, docente al Conservatorio, scrive di atmosfere musicali, meglio se speziate
Laura Dolci (Torino -> Boston): un'italiana in America, Marketing Intern & Student
Roberto Dolci (Boston): imprenditore digitale, follower di Seneca ed Ulisse, tifoso del Toro
Giordano Alborghetti (Bergamo): curioso del software libero, musicofilo, amante del mare
Riccardo Ruggeri (Lugano): scrittore, editore, tifoso di Tex Willer e del Toro
Roberto Zangrandi (Bruxelles): lobbista
Barbara Nahmad (Milano): pittrice e docente all'Accademia di Brera. Una vera milanese di origini sefardite