La Tafelmusik diventò parte integrante del rituale sociale costituendo un esempio di musica funzionale, destinata cioè a uno scopo preciso, eppure ricca di valore artistico.
Il genere affonda le sue radici nei tempi antichi, si rafforza nella tradizione rinascimentale della musica d’intrattenimento e raggiunge la sua piena fioritura nel XVIII secolo soprattutto grazie al compositore tedesco Georg P. Telemann; in particolare il riferimento va all’imponente raccolta in tre parti da lui pubblicata nel 1733 col titolo originale di “Musique de table”. Musica strumentale elegante, polifonica ma dalle melodie chiare, semplici; ogni parte di questa Tafelmusik è formata da brani che si susseguono come le portate in un banchetto: per iniziare c’è sempre una “entrée”, ovvero una ouverture per orchestra, poi concerto strumentale, brani per piccoli gruppi cameristici, sonata solista e pezzo conclusivo.
L’opera ebbe enorme risonanza in tutta Europa e Telemann vendette centinaia di copie della sua Tafelmusik raggiungendo un successo editoriale straordinario per quel tempo.
“Musica da tavola” non da ascoltare in silenzio ma da gustare come parte dell’atmosfera del momento e in un certo senso anticipatrice di quella che oggi si definisce musica ambientale. All’epoca di Telemann però tutta la musica che fungeva “da accompagnamento” del momento conviviale era sempre eseguita dal vivo.
Eccone qui https://youtu.be/d1ZcbpUOEJ4 un esempio tratto dalla prima parte della raccolta di Telemann.
