Musica in parole


Einstein e Lina

Poco prima di partire per gli Stati Uniti nel 1932, Albert Einstein si separò da “Lina”, il suo violino. Lo strumento che lasciava in Germania era stato realizzato dal liutaio Anton Zunterer nel 1894 e, a quanto risulta, fu il primo acquistato dal fisico in gioventù.

Einstein si era avvicinato alla musica da piccolo, grazie alla madre pianista che lo aveva indirizzato al violino già a cinque anni. Per Albert la musica divenne una grande passione quando scoprì Mozart e Bach e ne coltivò l’ascolto e lo studio per tutta la vita.

In alcune interviste il fisico diceva quanto la musica gli trasmettesse gioia di vivere, affermava di “pensare spesso in musica” e che se non fosse stato uomo di scienza sarebbe probabilmente diventato musicista.

Pare non si separasse mai dal suo strumento che portava con sé in viaggio; nel novembre 1932 però donò il violino Zunterer al suo amico e collega Max von Laue. Stava per lasciare l’Europa e, causa l’avvento del nazismo, non avrebbe più fatto ritorno in Germania.

Il fisico von Laue lasciò a suo volta il violino a un’ammiratrice di Einstein i cui discendenti han di recente deciso la messa all’asta dello strumento, avvenuta in questo mese di ottobre a cura della Casa britannica Dominic Winter Auctioneers.

Non è la prima volta che accade: già nel 2018 un violino di Einstein, costruito appositamente per lui da Oscar Steger (1933), fu venduto a New York per 516.500 dollari, ma la vendita dello strumento di Zunterer ha raggiunto ben altre cifre. La stima iniziale di circa 300.000 sterline è stata superata di gran lunga.

Il violino, che sulla tavola armonica reca incisa da Einstein la parola “Lina”, affettuoso soprannome col quale Einstein chiamò tutti i suoi violini, è stato battuto a 860.000 sterline e l’aggiunta della prevista commissione porta il prezzo finale a superare il milione di sterline.

La vendita, definita dalla Casa d’aste “momento speciale con tre offerenti telefonici molto coinvolti” si è conclusa in circa dieci minuti.

Secondo una ricerca di Paul Wingfield (Direttore Studi Musicali Trinity College, Cambridge) il violino in questione assume particolare valore simbolico in quanto Einstein - che lo acquistò a Monaco di Baviera nel 1894, prima di partire per la Svizzera - lo suonò nel periodo in cui sviluppò la sua teoria della relatività e ricevette il premio Nobel.

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