Fu così che il piccolo Luciano poté fare le prime esperienze musicali rivelando presto non comuni doti canore. Tuttavia l’approccio alla musica per il giovane rimase a livello amatoriale anche negli anni in cui frequentava l’Istituto magistrale e solo una volta diplomato maturò l’idea di studiare canto seriamente; sull’argomento il padre fu il più titubante della famiglia, conscio delle difficoltà e dell’incertezza lavorativa che una carriera in ambito musicale significasse.
Le doti spiccate del ragazzo e la passione per la musica non avrebbero però potuto restare ignorate a lungo e si rivelarono appieno con le prime lezioni di canto (dal 1954, all’età di 19 anni, con Arrigo Pola, poi con Ettore Campogalliani); nel frattempo Luciano lavorava, come maestro elementare e anche come agente assicurativo.
Ottenne iniziali risultati e riconoscimenti come membro della Corale Rossini, poi in alcuni recital ma fu la vittoria al Concorso Internazionale Achille Peri a fornirgli l’occasione per il debutto al teatro di Reggio Emilia nei panni di Rodolfo, per la “La bohème” di Puccini.
Era il 1961, Pavarotti sorprese pubblico e critica e in quel momento spiccò il volo; fu quel felice esordio a dare il via a una strepitosa carriera che avrebbe visto il suo nome più e più volte nei cartelloni dei massimi teatri del mondo.
Personalità di spicco, fisico imponente, generoso ed esuberante, il tenore conobbe un successo universale non solo negli ambienti della musica lirica ma in generale, anche grazie a iniziative come il progetto legato ai “Tre Tenori” che nel 1990 riunì Pavarotti, Plácido Domingo e José Carreras nel celebre trio che conquistò enorme popolarità.
Non da meno fu “Pavarotti & Friends”, iniziativa del tenore stesso: un lungo ciclo di concerti di beneficenza organizzati a Modena (1992-2003). Gli eventi prevedevano in scaletta la partecipazione di Pavarotti insieme ad artisti internazionali di musica pop e classica; l’idea ebbe davvero fortuna e grandiosa risonanza mediatica, il che aiutò il Maestro a raggiungere un suo obiettivo: avvicinare la gente alla lirica.
Siamo oggi a ricordare il 90° anniversario della nascita di Big Luciano - come veniva affettuosamente soprannominato - e dopo l’imponente tributo appena celebrato all’Arena di Verona con un evento internazionale, ad omaggiare il grande Maestro il 12 ottobre, nel giorno del suo compleanno sarà Modena, la sua città, per tornare col pensiero e la musica dove tutto era iniziato.