Un misto di verità e favola segna la nascita dell’edificio da che i lavori per costruirlo accelerarono, causa incendio del vecchio teatro (1873). Leggenda vuole che nel tragico evento un giovane pianista, persa nel rogo la fidanzata ballerina e rimasto sfigurato in volto, stravolto dal dolore si rifugiasse nei sotterranei del nuovo teatro in costruzione, lì vagando fino alla morte.
In seguito, più di un fatto accaduto nel nuovo Palais indusse i lavoratori del teatro a pensare che la leggenda avesse un fondo di verità e che il luogo fosse infestato dal fantasma, vendicativo, dello sfortunato pianista.
Si mormorò così quando nel 1896, durante una rappresentazione del “Faust” di Gounod, il lampadario della platea crollò uccidendo una spettatrice. Si disse lo stesso per l’oscura morte di un macchinista, altre scomparse, misfatti e suoni misteriosi.
A riprendere questi racconti fu il giornalista-scrittore Gaston Leroux che ne trasse in parte ispirazione per il romanzo Le Fantôme de l'Opéra (1910). Anche il suo racconto è un misto di verità e leggenda in cui son autentiche le parti storiche e le descrizioni degli ambienti teatrali, addirittura tratte dai disegni richiesti all’architetto Charles Garnier che progettò l’edificio, compreso il lago sotterraneo (rifugio del fantasma).
Vero e fantastico così ben miscelati aiutarono il clamore intorno al romanzo, rivisitato poi con successo da musical, balletti, pièce teatrali, film, serie tv. Il fantasma del musicista sfigurato calza i panni dell’antieroe o del criminale a seconda delle versioni; non sfuggono al richiamo i cartoon, dai Simpson ai Gremlins (e persino l’elefantino Babar).
La musica col suo mondo, perno di tutta la storia, ha fatto la sua parte nelle varie trasposizioni, a cominciare dai famosi musical come The Phantom of the Opera (1986) di Andrew L. Webber, pluripremiato e immancabile a Broadway.
Il musical di Webber quest’anno fa il giro del mondo toccando quindici Paesi (debutto italiano a Trieste in luglio).
A sorpresa, festeggia il tour l’Opéra Garnier insieme ad Airbnb che ha messo in palio il soggiorno di una notte nel palco d’onore del Palais, trasformato in sontuosa stanza da letto (indicazioni sulla piattaforma). Annessa visita ai luoghi di solito inaccessibili, archivi, sotterranei e il lago che davvero esiste sotto terra. Scopo dell’iniziativa il sostegno ai progetti dell’Opéra da parte di Airbnb che da tempo si occupa di patrimonio culturale.
Per tornare alla musica, trovate qui uno dei temi del musical cantato da Chris Mann, noto interprete di Webber; il video mostra magnifiche immagini dell’Opéra. Non c’è dubbio che Leroux considerasse quel teatro uno dei personaggi del romanzo, forse influenzato da Garnier che del suo Palais disse: “è un monumento che canta e che balla”. Anche col Fantasma.