Il sosia
"Osservare la propria nemesi è riflettersi in una pozza d’acqua". Giungo a questa considerazione quasi per caso, seguendo un filare dei pensieri che s’intessono come da soli all’abbacinante rivelazione. Tentiamo di recuperare il bandolo della matassa mentale: viviamo un dualismo di amore e morte verso coloro che sentiamo antagonisti poiché questi ci risultano troppo simili.