L'occhio non vede e il cuore ora duole
Fra le innumerevoli tematiche sensibili nell’universo TikTok una ha catturato il mio interesse: facendo tributo all’opera del sociologo Massimiliano Panarari mi sento di chiamarla “La credibilità politica”.
Fra le innumerevoli tematiche sensibili nell’universo TikTok una ha catturato il mio interesse: facendo tributo all’opera del sociologo Massimiliano Panarari mi sento di chiamarla “La credibilità politica”.
Bentornati su Zafferano.news in questo tiepido rientro settembrino. Chiunque mi conosca almeno un poco sa perfettamente come io sia poco vacanziero e quanto mi rallegri tornare a scrivere per voi!
«Vi sono dei momenti, nella Vita, in cui tacere diventa una colpa e parlare diventa un obbligo. Un dovere civile, una sfida morale, un imperativo categorico al quale non ci si può sottrarre». Parto da qui oggi, dalle parole di Oriana Fallaci ne La rabbia e l’orgoglio perché questi sono i sentimenti che provo.
Quando l’anno passato uscì qui su Zafferano la mia raccolta di poesie “Ora dopo Ora” decisi che uno dei 24 componimenti presenti non sarebbe stato mio. La scelta cadde sulle ore 12:00 e sulle tre quartine di “The Garden of Love” dell’inglese William Blake che tradussi per l’occasione.
«On s'était dit qu'on se quitterait bien. Mais il est vraiment rare qu'on se quitte bien, car, si on était bien, on ne se quitterait pas».
«Ci dicemmo che ci saremmo lasciati bene. Ma è davvero raro che ci si lasci bene, poiché, se fossimo stati bravi, non ce ne saremmo andati».
Noi tutti abbiamo paura. Viviamo in una società moraleggiante e mai morale dove il più grande peccato è esser sinceri. Ogni abominio può accadere a patto non sia direttamente mostrato: ilare considerato che viviamo nella società dell’immagine.
«Nessun nome. Nessun ricordo oggi del nome di ieri; del nome d'oggi, domani. Se il nome è la cosa; se un nome è in noi il concetto d'ogni cosa posta fuori di noi; e senza nome non si ha il concetto, e la cosa resta in noi come cieca, non distinta e non definita».
«Dopo un libro tale non resta altro all'autore che scegliere tra la canna di una pistola e i piedi della croce». Jules Barbey commentò così «À rebours» di Joris Karl Huysmans: un romanzo difficile che analizza le vicissitudini interiori del protagonista Jean des Esseintes. Partendo da questa disperata storia antisociale pongo la domanda: perché volersi negare il vivere?
L’articolo di oggi nasce da una simpatica conversazione con un amico al quale raccontavo come trovassi un modello personale in «Peppa Pig» e nelle protagoniste di «Sex and the City». Quest’ultimo divertito dalla bizzarra accoppiata mi dice: «Ma te lo immagini un episodio crossover delle due serie televisive?»