Oggi non parleremo esattamente di politica ma qualcosa che credo mini direttamente le sue basi. Zygmunt Bauman redarguiva sul futuro dei rapporti umani destinati alla liquidità più assoluta: che pure nelle cabine elettorali aleggi questa inconsistenza?
Questo è uno dei tanti video “divulgativi” del social più giovane del web e tratta i 5 segnali che dovrebbero indurci al terminare un rapporto. Ma come? Ma il «vissero per sempre felici e contenti»? Se neppure nella nostra fantasia possiamo sentirci sicuri come potremmo mai diventarlo nella realtà dove le dinamiche sono difficili e tediose? Certo, essere coscienti dei possibili ostacoli nell’ambito relazionale aiuta a sviluppare consapevolezza, ma mercificare questo processo eticamente a cosa porterà? Penso al paradigma opposto: «per vendere di più le aziende insistono su celebrazioni come il 14 febbraio o la festa della donna». Ecco, qui simmetricamente gli influencer incoraggiano la demolizione di strutture sociali autoproclamandosi santoni-psicologi in cambio della fama mediatica.
Quando si parla di modernizzare il rapporto umano dovremmo pensarci più inclusivi, espansivi, ma non certo demolire quelli già esistenti. Sia chiaro, gli influencer in fondo sono i politici del web (a volte i due aspetti infatti collimano sul medesimo personaggio) e non si limitano altro che a rispecchiare il sentire comune. Quindi immaginiamo l’individuo, meglio detto qui la “pedina sociale”, come un’entità scissa da tutte le altre individualità. Va bene, saremo un mondo di single dediti solo e solamente a noi stessi, meccanismi perfetti del sistema macroscopico. Allora che m’importa dell’altro se lo giudico e “scappo” dalle sue imperfezioni? Allora che m’importa degli altri costringendomi alla noia della politica barboso atto altruistico?
P.S. I latini che erano degli ottimi politici avevano questo motto: «Homo sum, humani nihil a me alienum puto».