L’idea iniziale di un Premio nel nome di Paganini scaturì come celebrazione del centenario della morte del grande Maestro (1840), ma era il 1940 e lo scoppio della Seconda Guerra mondiale ne posticipò l’istituzione fino al 1954, anno delle “Celebrazioni Colombiane” a Genova.
Il concorso via via si affermò diventando evento simbolico per la Città oltre che vetrina per giovani talenti del violino.
Nel 1958 è vinto per la prima volta da un italiano, Salvatore Accardo.
Dal 1982 le prove preliminari si svolgono a porte aperte e il 2004 - con Genova Capitale europea della Cultura - segna per il Premio una svolta comprendente l’aumento della somma assegnata al vincitore, al livello di altri premi internazionali.
Dal 2015 nuova formula di preselezione, prevista in più sedi nel mondo.
Ulteriori iniziative han di recente inteso valorizzare sempre più la competizione, come l’istituzione della rete dei “Paganini Ambassador” formata da illustri personalità individuate negli ambiti più diversi, tra artisti, studiosi, diplomatici ecc.
Un dato rilevante è il sensibile abbassamento dell’età dei concorrenti registrato negli anni (da ricordare nel 2021 la vittoria del ventenne italiano Giuseppe Gibboni); 22 anni l’età media quest’anno e una quindicenne finalista.
Va sottolineata la grande fatica dei concorrenti, l’impegno, l’ambizione e gli anni di studio intenso necessari per poter aspirare alle fasi finali di un concorso così competitivo. “Abbiamo ascoltato giovani di livello eccezionale” ha detto Uto Ughi, presidente della giuria 2025 che all’unanimità ha decretato vincitore (tra i 24 talentuosi violinisti ammessi alle fasi finali genovesi) il diciassettenne cinese Aozhe Zhang; il giovanissimo si è aggiudicato il premio di trentamila euro, oltre a una serie di concerti-premio nei più prestigiosi teatri e istituzioni musicali del mondo.
Tra le particolarità di quest’ultima edizione un posto d’onore va al conferimento assegnato al Premio: la medaglia del Presidente della Repubblica, un grande segno di riconoscimento, seguito dal Concerto di Gala al Teatro Carlo Felice di Genova dove Aozhe Zhang si è esibito suonando il famosissimo strumento da tutti conosciuto come “il Cannone”: così Paganini chiamava il suo meraviglioso violino per la pienezza del suono - opera del liutaio G. Guarneri “del Gesù” (Cremona 1743) - e che egli volle lasciare per testamento alla città di Genova “onde sia perpetuamente conservato”.
È stato così possibile riascoltare il prezioso strumento, tra le mani del vincitore Zhang: eccone qualche nota in questo breve video tratto da Instagram - Premio Paganini.
