Musica in parole


21 giugno, Festa della musica

Era il 1976 quando Joël Cohen, produttore per radio France-Musique ebbe l’idea di festeggiare i solstizi d’estate e d’inverno con un progetto che chiamò “Saturnales de la Musique”, iniziative in musica svolte a Parigi e Tolosa e diffuse dalla radio.

A lavorare a France-Musique in quegli anni c’era il critico musicale Maurice Fleuret che, diventato direttore al Ministère de la Culture sottopose al Ministero francese l’idea di Cohen. Fleuret aveva scoperto che una gran parte della popolazione francese suonava uno strumento ma aveva poche occasioni di esibirsi in pubblico; da qui la proposta di una manifestazione popolare con concerti gratuiti in spazi pubblici, promossi dalla pubblicità e comprendenti iniziative provenienti dai cittadini stessi.

Il grande evento musicale immaginato si realizzò il 21 giugno 1982.

Nasceva così in Francia la Fête de la Musique in coincidenza col solstizio d’estate, il giorno più lungo dell’anno, simbolo di apertura e rinnovamento.

Riunire la gente intorno alla musica fu un successo: “Faites de la musique!”, sarà lo slogan ideato per incoraggiare a creare musica e viverla.

Negli anni successivi l’idea si diffuse rapidamente in Europa e oltre; nel 1995 fu firmata la Carta Europea della Festa della Musica che ne sanciva i principi: gratuità, apertura a ogni genere musicale, valorizzazione della musica dal vivo e coinvolgimento di musicisti professionisti e amatoriali.

Oggi la Festa della Musica è celebrata in oltre 120 Paesi del mondo ognuno dei quali la interpreta col proprio stile ma sempre nel rispetto dello spirito originario.

In Italia si festeggia dagli anni Novanta con crescita costante di interesse.

Le edizioni hanno un tema specifico che quest’anno è “I mestieri della musica”, un omaggio non solo ai musicisti ma anche a tecnici del suono, produttori, organizzatori di eventi, liutai e molte altre figure professionali il cui mestiere è legato alla musica.

Migliaia di concerti in tutta Italia segnano questo solstizio d’estate. Ad Agrigento, Capitale italiana della Cultura 2025, a chiusura della manifestazione è prevista la Festa della Musica dei Giovani cui partecipano studenti di alcuni Conservatori italiani, europei ed extra UE. Generi musicali: contemporanea, crossover e pop; chitarre elettriche e percussioni protagoniste.

Vale sempre lo slogan: “Fate musica!”.

© Riproduzione riservata.
Zafferano

Zafferano è un settimanale on line.

Se ti abboni ogni sabato riceverai Zafferano via mail.
L'abbonamento è gratuito (e lo sarà sempre).

In questo numero hanno scritto:

Angela Maria Borello (Torino): direttrice didattica scuola per l’infanzia, curiosa di bambini
Valeria De Bernardi (Torino): musicista, docente al Conservatorio, scrive di atmosfere musicali, meglio se speziate
Roberto Dolci (Boston): imprenditore digitale, follower di Seneca ed Ulisse, tifoso del Toro
Emanuel Gazzoni (Roma): preparatore di risotti, amico di Socrate e Dostoevskij, affascinato dalle storie di sport
Barbara Nahmad (Milano): pittrice e docente all'Accademia di Brera. Una vera milanese di origini sefardite
Riccardo Ruggeri (Lugano): scrittore, editore, tifoso di Tex Willer e del Toro
Guido Saracco: già Rettore Politecnico di Torino, professore, divulgatore, ingegnere di laurea, umanista di adozione.