Musica in parole


Musica per giocare

I suoni accompagnano il gioco e lo incalzano, sostengono l’azione e i giocatori solleticandone le emozioni: i videogiochi sono realizzazioni complesse in cui la musica ha via via conquistato spazio e importanza. 

È facile pensare che molti titoli di videogame famosi funzionino anche grazie alla creatività dei compositori, poiché il sonoro è parte dell’esperienza di gioco.

Al successo di questo comparto musicale mancava il riconoscimento ora arrivato dai Grammy Awards (l’equivalente degli Oscar per il settore musica) con l’istituzione di una categoria dedicata. Così all’edizione dei Grammy da poco conclusa è stato consegnato per la prima volta il premio alla miglior colonna sonora per videogiochi. A vincerlo Stephanie Economou, compositrice americana per “Assassin’s Creed Valhalla”.

Un’altra novità è in arrivo a inizio aprile: l’atteso film animato “The Super Mario Bros - Movie”, protagonista il celeberrimo “idraulico” della Nintendo, in console dal 1981.

Per il soundtrack Brian Tyler, compositore californiano cui si devono note colonne sonore tra cui “Iron Man 3”, molti capitoli di “Fast & Furious” e nel 2018 la nuova sigla per la Formula 1.

La musica composta per il film è originale, ma anche zeppa di riferimenti alla storia di Super Mario.

Proprio ripercorrendo quella storia si comprende il ruolo della musica e degli effetti sonori nei videogiochi. Quanto e come sia cambiato nel tempo, dagli anni Ottanta del “Ground Theme” scritto da Koji Kondo per Super Mario - un semplice jingle ma che fece scalpore e divenne iconico - ai cambiamenti nelle serie successive con musiche sempre più complesse, adattabili al contesto, di pari passo all’evoluzione tecnologica.

Da tempo l’industria della musica punta su questo settore diventato importantissimo per le tante sfaccettature che travalicano la semplice fruizione del gioco. Ad esempio ci sono brani destinati al mercato ma prima proposti in un videogame che faccia da promozione; viceversa sono in aumento le colonne sonore che, scritte per il contesto del gaming sono poi presentate anche in concerto e su disco.

Non meno di rilievo è il fatto che una buona parte dei gamer riconosce nel videogioco la principale fonte di scoperte musicali.

Un mercato gigantesco: esperienze per il giocatore, opportunità per gli attori del mondo artistico e tecnologico che ruota intorno alla creazione della musica per giocare.

Chi non ricordasse il vecchio motivetto di Super Mario lo trova qui.


© Riproduzione riservata.
Zafferano

Zafferano è un settimanale on line.

Se ti abboni ogni sabato riceverai Zafferano via mail.
L'abbonamento è gratuito (e lo sarà sempre).

In questo numero hanno scritto:

Riccardo Ruggeri (Lugano): scrittore, editore, tifoso di Tex Willer e del Toro
Angela Maria Borello (Torino): direttrice didattica scuola per l’infanzia, curiosa di bambini
Valeria De Bernardi (Torino): musicista, docente al Conservatorio, scrive di atmosfere musicali, meglio se speziate
Roberto Dolci (Boston): imprenditore digitale, follower di Seneca ed Ulisse, tifoso del Toro
Alessandro Cesare Frontoni (Piacenza): 20something years-old, aspirante poeta, in fuga da una realtà troppo spesso pop
Giovanni Maddalena (Termoli): filosofo del pragmatismo, della comunicazioni, delle libertà. E, ovviamente, granata
Barbara Nahmad (Milano): pittrice e docente all'Accademia di Brera. Una vera milanese di origini sefardite