“So bene che per dipingere veramente il mare bisogna vederlo tutti i giorni, a tutte le ore e dallo stesso posto per riuscire a coglierlo da quel preciso punto di vista; così rifaccio lo stesso motivo fino a quattro o sei volte almeno”.
“Voglio dipingere l’aria nella quale si trovano il ponte, la casa, il battello. La bellezza dell’aria in cui sono, e la cosa è non meno che impossibile. Oh, se potessi contentarmi del possibile!”.
“Mi sono messo coraggiosamente al lavoro sotto la pioggia; le rocce sono bagnate non sono solo più nere, ma forse più blu. Devo fare grandi sforzi per rendere il cupo, per rendere quel’aspetto sinistro, tragico, io più portato alle tinte dolci, tenere”.
“Il motivo per me è insignificante; quel che voglio riprodurre è quanto c’è tra il motivo e me”.
Quando il mio animo è in pena, rileggo gli scritti di Claude Monet. Il mio piccolo, personale tesoro.
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