Pensieri e pensatori in libertà


Le élite e la mancanza di fiducia nel popolo

Molto si è discusso negli ultimi anni della crisi delle élite e della credibilità degli esperti. Anche la libreria di Zafferano.news ne ha trattato nel volume Uomini o consumatori?. Tuttavia, la pandemia in corso ha anche messo in luce un altro problema. Nel volume doppio Oltre la pandemia, curato da Giammaria Palmieri, ex rettore dell’Università del Molise, si trova un brillante articolo di Roberto Frega, filosofo politico italiano emigrato all’École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi, che spiega con originalità che il rovescio della medaglia della diffusa diffidenza verso...

... élite ed esperti si deve identificare nella mancanza di fiducia nel popolo da parte delle élite o degli esperti. Per dirla in breve: il popolo non si fida più dei capi né i capi del popolo.

Frega fa ben vedere che questo secondo corno del problema, spesso sottovalutato, potrebbe addirittura essere usato per valutare le attuali forme di governo, a cui le antiche classificazioni come dittatura, democrazia liberale, oligarchia vanno sempre più strette. Di fatto, la pandemia ha fatto vedere che ci sono Stati autoritari dove le élite non si fidano affatto dei cittadini, come accade in Cina, e Stati dove le élite si fidano moltissimo dei cittadini, come capita in Svezia. La nuova classificazione è interessante perché mostra come l’Italia del fu governo Conte si situasse molto più vicina alla Cina che alla Svezia, mentre la Germania, che formalmente è una democrazia parlamentare come l’Italia, si trovi ben più vicina alla Svezia che alla Cina.

È un criterio interessante, che non a caso viene da un autore che appartiene alla tradizione di pensiero del pragmatismo americano, da sempre avverso ad accettare classificazioni a priori e staccate dall’esperienza effettiva. Nell’esperienza, infatti, si capisce che i sistemi politici si stanno trasformando dall’interno, pur mantenendo le proprie strutture. È il mondo del CEO capitalism, dove il potere viene esercitato spesso in forme sedative: il criterio della fiducia delle élite verso il popolo potrebbe esserne un buon indicatore.

I due volumi di Oltre la pandemia, pubblicati dall’Editoriale Scientifica, sono in open access e dunque li potete trovare gratis qui: tra i 161 brevi saggi che si occupano di ogni genere di disciplina, dall’economia al diritto, dalla filosofia alla storia, Frega non è l’unico a guardare con occhio critico e originale, ma non cinico, alla paradossale vicenda che ha colmato l’ultimo anno della nostra vita.

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In questo numero hanno scritto:

Tommy Cappellini (Lugano): lavora nella “cultura”, soffre di acufene, ama la foresta russa
Giordano Alborghetti (Bergamo): curioso del software libero, musicofilo, amante del mare
Angela Maria Borello (Torino): direttrice didattica scuola per l’infanzia, curiosa di bambini
Valeria De Bernardi (Torino): musicista, docente al Conservatorio, scrive di atmosfere musicali, meglio se speziate
Roberto Dolci (Boston): imprenditore digitale, follower di Seneca ed Ulisse, tifoso del Toro
Giovanni Maddalena (Termoli): filosofo del pragmatismo, della comunicazioni, delle libertà. E, ovviamente, granata
Barbara Nahmad (Milano): pittrice e docente all'Accademia di Brera. Una vera milanese di origini sefardite
Riccardo Ruggeri (Lugano): scrittore, editore, tifoso di Tex Willer e del Toro