Musica in parole


Piano City 2010-2025

Tutto è iniziato nel 2010 quando il musicista Andreas Kern diede vita alla sua idea: un festival con il quale per due giorni riempire di pianoforti e musica pianistica la città di Berlino; “Piano City Berlin”, un centinaio di concerti in luoghi pubblici e privati.

Nel 2012 la manifestazione è approdata a Milano e nel 2013 a Napoli.

Il Maestro Kern allora spiegava: “Portare musica nei salotti, ma anche nei negozi, unendo i generi musicali, significa creare sinergia con tutti, significa portare la musica nel mondo”.

A Milano il festival si ripete ogni maggio e anche quest’anno include teatri e piazze, giardini e cortili, musei, gallerie e case private, centro e periferie.

Come piacerebbe a Kern, parecchi sono i punti di forza: ogni evento è gratuito, in cartellone si trovano nomi di affermati pianisti alternati a quelli di giovanissimi studenti, i concerti sono a ogni ora del giorno (compresi due appuntamenti all’alba e “Piano Night”, maratona notturna); inoltre non ci sono limiti di generi musicali, come già per l’anteprima del festival con la presenza del pianista Francesco Tristano e il suo set dedicato a Bach in dialogo con l’elettronica.

Tastiere ovunque e progetti dedicati come, per il cinquantesimo della morte di Shostakovich, l’inedito delle sue Sinfonie per pianoforte a quattro mani e due pianoforti, e gli omaggi in musica a Ravel a centocinquant’anni dalla nascita.

Da non dimenticare gli “House Concert” ai quali molto teneva già Andreas Kern, che ha spesso sottolineato: “per molti musicisti è difficile riuscire a suonare in un grande concerto o in un festival tradizionale…. e suonare in ambienti domestici è una grande esperienza musicale”.

Ben vengano dunque i concerti in abitazioni private trasformate così in palcoscenico di fronte a spettatori anche non abituati ai teatri.

Tante proposte quindi per il pubblico milanese; il progetto Piano City piace in Europa e piace parecchio in Italia. Prossimi appuntamenti italiani 2025, a quindici anni dalla prima edizione berlinese, a Pordenone e Vico del Gargano; in autunno a Lecce, Palermo e Napoli.

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In questo numero hanno scritto:

Angela Maria Borello (Torino): direttrice didattica scuola per l’infanzia, curiosa di bambini
Valeria De Bernardi (Torino): musicista, docente al Conservatorio, scrive di atmosfere musicali, meglio se speziate
Roberto Dolci (Boston): imprenditore digitale, follower di Seneca ed Ulisse, tifoso del Toro
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Giovanni Maddalena (Termoli): filosofo del pragmatismo, della comunicazioni, delle libertà. E, ovviamente, granata
Barbara Nahmad (Milano): pittrice e docente all'Accademia di Brera. Una vera milanese di origini sefardite
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Guido Saracco: già Rettore Politecnico di Torino, professore, divulgatore, ingegnere di laurea, umanista di adozione.