IL Signor CEO


"Il nostro è un fascism ricco di valori umani, ve lo somministriamo in dosi omeopatiche"

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Continua senza sosta, anche in piena e torrida estate, l'intervista di Zafferano al Signor CEO.

Oggi una domanda valutativa: "Come giudica il 'vostro' filosofo Bernard-Henri Lévy al ritorno dalla sua Seconda Guerra di Libia?

"Lei è il solito bastardo, parlo in termini professionali, perché so che si riferisce alla risibile intervista che BHL ha dato a La Stampa di Torino. Appena letta, ho chiamato George, visto che è uno dei suoi cocchi, e mi sono sfogato.

Questo radical chic salottiero crede di essere un personaggio del Rinascimento italiano, paracadutato nel mondo 2.0 a mò del Valentino. Una volta all’anno si traveste da guerriero, parte con iPhone e cinepresa, a spese di qualche allocco, va in un Paese ove c’è la guerra, si schiera con la minoranza ma si fa proteggere da quelli al potere. Torna a Parigi con gli scarponi impolverati di sabbia del deserto, scrive un po’ di articoli, si racconta nei salotti di Parigi e di Londra e nelle terrazze milanesi. I giornali parlano di lui, e lui è felice. E fin qua nulla di male, siamo circondati da tanti personaggi di tal fatta, politicamente dei maggiordomi old fashion.

Ma BHL è diverso, sfruttando il fatto che 40 anni fa si dice fosse un filosofo, lui pretende di essere un maître à penser dell’oggi, i giornali gli credono e lui straparla, danneggiandoci. Questo è il problema: ci danneggia.

I cittadini sprovveduti pensano che ci rappresenti. Il nostro è un fascism (senza la 'o') sino-californiano, sofisticato, all’apparenza ricco di valori umani del quale vado molto orgoglioso. Noi cerchiamo di introdurlo nelle menti e nei cuori dei cittadini occidentali in dosi omeopatiche, perseguiamo al contempo un processo lento (questa la parola chiave) di demolizione dei loro leader, tenendoli però il più possibile in vita.

Prenda la Francia, la fortuna per noi è di avere una come Marine, senza Marine non ci sarebbe Emmanuel. Idem Matteo, senza di lui non ci sarebbe Giuseppe. Pensi solo alle prossime elezioni americane, Joe è una figura ridicola, senza Donald lui non esisterebbe, ma per noi un Presidente così è il top. Voi non esperti di Sud America non potete capire come sia migliorata la nostra presenza in loco grazie all’esistenza al potere di uno come Jair.

Finalmente George l’ha capito, mi ha promesso che metterà in lockdown perenne questo parolaio, dall’intelligenza politica di un tredicenne".


 

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