Pensieri e pensatori in libertà


È solo un gioco?

Oggi vi presento un gioco gratuito (come Zafferano.news) e pensato per ricordare a tutti di andare a visitare i musei quando la quarantena per epidemia sarà alleggerita. Se mi sono districato bene nel più confuso dei decreti della Repubblica, il decreto "congiunti", ciò dovrebbe accadere il 18 maggio.

Perché mi interessa il gioco? Perché è bello e divertente, innanzi tutto. Ma c’è anche un altro motivo, di carattere scientifico. Normalmente, la comunicazione – tanto più in campo culturale – è stata spesso concepita come ciò che si aggiunge ai contenuti. Una spruzzata di comunicazione, che si può ovviamente fare senza studiare, basterà per rendere simpatici e attraenti contenuti seri e, dunque, per definizione “pesanti”.

Per fortuna le cose non stanno così. Gli studi di comunicazione più avanzati fanno vedere che la comunicazione è parente della logica più che della moda (absit iniuria verbis!). Comunicare vuol dire essere capaci di sintesi, cioè di azioni che fanno conoscere di più un oggetto. La sintesi non è il contrario dell’analisi, ma è un altro modo di ragionare: attraverso azioni significative e non attraverso scomposizioni concettuali.

Per quanto sia incredibile, questo è anche ciò che dice la filosofia della matematica contemporanea, che chiama "gesti" queste azioni significative. Non c’è solo matematica. Sono "gesti" i riti pubblici e privati, gli esperimenti scientifici, le performance artistiche. Dal web 2.0 in avanti, il digitale favorisce questo tipo di sintesi, che ha regole molto precise e molto complesse, e che funziona bene quando l’oggetto da comunicare è di valore, come i musei. Il risultato, però, deve essere semplice. I beni culturali sono e devono essere difficili e "pesanti" solo in chiave analitica. In chiave sintetica, devono essere affascinanti e divertenti.

Fine dell’analisi della sintesi e inizio del gioco, ringraziando l’impresa di prodotti digitali per beni culturali Heritage Srl per avermi fatto collaborare allo storytelling e per permettermi esperimenti culturali all’avanguardia.

Buon divertimento con "Save the culture"!

https://savetheculture.it

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Zafferano

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In questo numero hanno scritto:

Tommy Cappellini (Lugano): lavora nella “cultura”, soffre di acufene, ama la foresta russa
Angela Maria Borello (Torino): direttrice didattica scuola per l’infanzia, curiosa di bambini
Valeria De Bernardi (Torino): musicista, docente al Conservatorio, scrive di atmosfere musicali, meglio se speziate
Roberto Dolci (Boston): imprenditore digitale, follower di Seneca ed Ulisse, tifoso del Toro
Giovanni Maddalena (Termoli): filosofo del pragmatismo, della comunicazioni, delle libertà. E, ovviamente, granata
Barbara Nahmad (Milano): pittrice e docente all'Accademia di Brera. Una vera milanese di origini sefardite
Riccardo Ruggeri (Lugano): scrittore, editore, tifoso di Tex Willer e del Toro