Ascoltandoli si capisce subito che hanno studi solidi alle spalle e sono virtuosi del loro strumento. Igudesman (il violinista ) e Joo (il pianista) fan musica insieme da quando, ragazzini, frequentavano la Yehudi Menuhin School inglese. Entrambi hanno una naturale verve umoristica che applicano alla musica classica in mix con la cultura pop e si presentano in Duo come strumentisti, compositori e comici. I loro spettacoli sono una serie di sketch comico-musicali che piacciono al pubblico e anche al mondo “serio” della classica tout-court, tanto che il Duo collabora con orchestre prestigiose, New York Philharmonic, London Philharmonic e potrei continuare.
In più di un’intervista I&J han dichiarato che intendono “rimanere creativi e trasformare la musica classica in qualcosa di più accessibile e divertente”. Sostengono anche di non aver inventato nulla e citano esempi di secoli fa, quando i concerti erano meno ingessati, nei palchi dei teatri si mangiava e beveva, capitava che un artista inserisse un fuori programma insolito e che il pubblico applaudisse durante le esecuzioni senza essere “sgridato”.
Non sono gli unici musicisti ad aver capito che un approccio diverso da quello consueto è ormai indispensabile per avvicinare alla classica un pubblico più vasto e più giovane (e varrà la pena riparlarne), ma sono ancora pochi quelli che lo fanno e con successo.
Igudesman & Joo han deciso di calcare la mano sull’effetto comico, ottenendo milioni di visualizzazioni su YouTube per i loro video bizzarri e qui https://youtu.be/ifKKlhYF53w mostrano che Rachmaninov può divertire; lo fanno risolvendo, con virtuosismo buffo, il tipico cruccio dei pianisti nell’eseguire quest’autore: passi molto difficili perché scritti per le mani, enormi, del compositore.
I&J dicono spesso: “I capolavori dei grandi compositori sono importanti, meritano tutto il rispetto. Ma noi non ridiamo della musica, piuttosto insieme alla musica”.
Da tenere a mente, non solo a Carnevale.
Vi lascio con il video di una lezione di pianoforte, o di karate, non si capisce bene, ma è musica per ridere.