IL Signor CEO


"Rimandare la presa della Corte Suprema, che emicrania terribile!"

Prosegue l'intervista di Zafferano al Signor CEO, questa volta addirittura su Zoom.

Caro il mio Signor CEO la sento e la vedo molto depresso. Immagino sia per la morte del giudice della Corte Suprema degli Stati Uniti Ruth Bader Ginsburg. Vedo che i suoi maggiordomi dem sono molto preoccupati che Donald Trump, com’è nel suo diritto costituzionale, nomini un giudice, una donna giovane e legata a valori cristiani, guadagnando così...

... un certo vantaggio (6 a 3). Gente curiosa i suoi servitori dem. Quando tocca a loro, nominano giudici della sinistra radicale, come costei, una spietata abortista, ma pretendono che i rep nominino giudici moderati a loro graditi. Visto che vinceranno loro le prossime elezioni vorrebbero essere loro a nominare il nuovo giudice. La Ginsburg, credendosi la Regina Sole ha lasciato addirittura scritto che non voleva fosse il Presidente attuale a nominare il suo successore. D’altro canto lei non aveva accettato di dimettersi come le aveva chiesto il suo compare Obama perché era convinta che avrebbe vinto Hillary. Come pensate di uscire dal cul de sac dove il destino baro e la sconcezza politica dei dem vi ha cacciato?

"Devo trattenermi dal risponderle come meriterebbe, la sua volgarità giornalistica peggiora ogni settimana. Ho avuto lunghe conversazioni con George (urlava come un ossesso, l’ho invitato a calmarsi, temevo gli venisse un coccolone) e Bill in video. Questi, come Jeff, erano in preda a una rabbia sorda, avevano occhi fiammeggianti, le vene del collo ricordavano lo Stream 2, avevano una voce roca da caverna cinese dei pipistrelli. Mi facevano entrambi paura, stavano producendo odio in purezza come le vacche Holstein lo fanno con il latte.

Certo un peccato questa morte non ben gestita dai dem. Se fosse successo dopo novembre potevamo impossessarci anche della Corte Suprema. Obama durante la sua Presidenza ci portò su un piatto d’argento CIA e FBI, la NSA l’abbiamo da sempre in berta, presto ci consegneranno Julian Assange, il giornalista più capace e per noi più pericoloso al mondo (altro che quei due fighetti bolliti di Woodward e Bernstein, o miserabili come lei), Quello di Assange è giornalismo in purezza, prima di scrivere si procurava i documenti giusti (sottraendoceli) e ci metteva con le spalle al muro. Deve essere imprigionato per sempre in qualche grotta del Colorado e gettata la chiave.

Questa mazzata per noi proprio non ci voleva. Nello sfacelo del momento viene però fuori un aspetto positivo: la mia capacità di valutazione degli uomini che i miei colleghi hanno dimostrato di non avere. Mentre loro irridevano Trump, gli davano del buzzurro, dell’idiota, del 'celebro-leso', io ho sempre ripetuto la stessa valutazione: 'L’intelligenza o la cultura nel nostro mestiere sono irrilevanti, conta solo la bastardaggine. Attenti amici, The Donald ha un livello di bastardaggine altissimo, si avvicina paurosamente al nostro'. 

Basta! Il dover rimandare la presa della Corte Suprema (per noi l’equivalente della Bastiglia 2.0) mi ha provocato un’emicrania terribile. Chiamo l’equipe del Burghölzli per la solita cura di tre giorni. E lei si vergogni!".

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