Musica in parole


L’iconico Rondò di Mozart

Come ogni anno a fine gennaio il compleanno di Mozart (27 gennaio 1756) viene festeggiato con parecchie iniziative nel mondo a cominciare da Salisburgo, sua città natale.

La musica per pianoforte scritta dal grande Maestro ha sempre un posto di rilievo in questi eventi ed è spesso l’occasione per risentire una volta in più il terzo tempo della Sonata K331, il celebre Rondò “Alla Turca”.

Proprio l’ultimo movimento ha fatto sì che questa sonata per pianoforte diventasse la più famosa tra le sonate mozartiane, nota non solo agli amanti della musica classica.

La moda della “turquerie” - uno stile che presenta un gusto esotico, ispirato a culture lontane e che ebbe diffusione e successo nell’Europa del Settecento - aveva attratto Mozart già quando nel 1782 compose il singspiel “Il ratto del serraglio”, ambientato in Turchia. Nello scrivere la Sonata K331 (1783/84) ripropose quell’atmosfera “turchesca” nell’Allegretto finale, imitativo di sonorità tipiche delle bande militari turche che impiegavano tamburi, triangoli e campanelli. Acciaccature e accordi arpeggiati abbondano e il pianoforte mette in risalto le sue possibilità percussive.

Oltre agli adattamenti cameristici, il brano ha conosciuto più versioni e tanti impieghi, dal cinema ai videogiochi. Curiosa l’interpretazione di un grande del jazz, Benny Goodman che ne ha inserito un personalissimo arrangiamento nel suo album del 1970.

Al pianista turco Fazil Say dobbiamo una versione divertente, particolarmente apprezzata dal grande pubblico e che il Maestro Say ha spesso eseguito come bis nei suoi concerti. L’arrangiamento è per pianoforte col titolo “Alla Turca Jazz” op. 5b, Fantasia sul Rondò della Sonata K. 331 di Mozart. La trovate qui: buon ascolto a voi e buon compleanno a Wolfgang Amadeus.


© Riproduzione riservata.
Zafferano

Zafferano è un settimanale on line.

Se ti abboni ogni sabato riceverai Zafferano via mail.
L'abbonamento è gratuito (e lo sarà sempre).

In questo numero hanno scritto:

Angela Maria Borello (Torino): direttrice didattica scuola per l’infanzia, curiosa di bambini
Valeria De Bernardi (Torino): musicista, docente al Conservatorio, scrive di atmosfere musicali, meglio se speziate
Roberto Dolci (Boston): imprenditore digitale, follower di Seneca ed Ulisse, tifoso del Toro
Emanuel Gazzoni (Roma): preparatore di risotti, amico di Socrate e Dostoevskij, affascinato dalle storie di sport
Giovanni Maddalena (Termoli): filosofo del pragmatismo, della comunicazioni, delle libertà. E, ovviamente, granata
Barbara Nahmad (Milano): pittrice e docente all'Accademia di Brera. Una vera milanese di origini sefardite
Riccardo Ruggeri (Lugano): scrittore, editore, tifoso di Tex Willer e del Toro
Silvia Andrea Russo (Cremona): passione per l'antichità, la letteratura, la recitazione, la musica, il canto e la scrittura
Guido Saracco: già Rettore Politecnico di Torino, professore, divulgatore, ingegnere di laurea, umanista di adozione.