Musica in parole


Napoli 19 marzo, “It’s a beautiful day”

La Warner Music Italy celebra il “Pino Daniele Day” a Napoli il prossimo 19 marzo - giorno del compleanno dell’artista scomparso nel 2015 - per rievocarne la figura di musicista, produttore, innovatore.

Daniele diceva di essere “diventato pazzo ascoltando 'Over-Nite Sensation' di Frank Zappa” che tanto ammirava. Allo stesso modo era sempre stato attratto dal grande jazz di Louis Armstrong. Blues, soul, funky, rock: generi musicali cui l’artista di Napoli ha posto attenzione e passione, anche allo scopo di tradurli nella sua arte e fonderli con la tradizione della musica napoletana e i suoni mediterranei.

Spiccano, nella densa vita artistica di Pino Daniele, le tante collaborazioni con star internazionali della musica.

Eric Clapton lo invitò al festival di Chicago per poi unirsi all’artista italiano a Cava dei Tirreni nel 2011, per un evento in cui le chitarre di entrambi fecero faville.

È invece all’Arena di Verona e all’Olympia di Parigi che Daniele suona con Gato Barbieri al sax. Occasioni che avvicinano i musicisti; i due si esplorano a vicenda con successo.

Negli anni Novanta avviene l’importante incontro col grande pianista Chick Corea: entrambi impazienti sperimentatori di nuove sonorità, realizzano insieme due brani di successo.

Nel ‘98 è Pavarotti a invitare Pino Daniele per un duetto al “Pavarotti and Friends” (da sentire qui) e l’elenco delle collaborazioni di pregio (Mina e Battiato tra i nomi italiani, senza dimenticare il forte sodalizio con Tullio De Piscopo) potrebbe continuare, vista la splendida carriera guidata dall’ispirazione multiforme del musicista. “Cosa c’è oltre all’anima/tante cose che non ho capito mai” cantava nel brano del 2010 “It’s a beautiful day”.

Una vita trascorsa fino all’ultimo a suonare e a studiare, quella di Pino, alla ricerca di scoperte, stimoli, suoni nuovi.

Per questo nel 2013 festeggiò trent’anni di carriera con una novità: “Sinfonico” è il titolo dell’evento che lo vide proporre i suoi successi accompagnato da un’orchestra (unita alla sua band). Nel video che trovate qui  l’autore spiega la voglia di orchestrare le sue canzoni.

In omaggio all’interesse dell’artista per l’ambito sinfonico, nel 2016 il Pino Daniele Trust Onlus ha coinvolto i giovani dell'Orchestra Nazionale dei Conservatori per realizzare la colonna sonora del film “Il tempo resterà” uscito nel 2017 in ricordo del musicista.

In un’intervista del 2012 Pino Daniele diceva: “Una cosa che non sopporto è il fatto che la cultura nel nostro Paese venga spesso sminuita. Il nostro Paese vive sulla cultura, bisognerebbe investire su questo, uscire dalla concezione tutta italiana che la cultura è noiosa. In questo senso la musica ha una funzione sociale importante, come del resto la letteratura e il cinema…” (settimanale Oggi).

Chiudo con una nota curiosa: nel 1990 su invito degli organizzatori dello Zecchino d’oro scrisse una canzone dal titolo “Tegolino”. Stile Pino Daniele anche nella musica per bambini (qui il video).

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In questo numero hanno scritto:

Angela Maria Borello (Torino): direttrice didattica scuola per l’infanzia, curiosa di bambini
Valeria De Bernardi (Torino): musicista, docente al Conservatorio, scrive di atmosfere musicali, meglio se speziate
Roberto Dolci (Boston): imprenditore digitale, follower di Seneca ed Ulisse, tifoso del Toro
Barbara Nahmad (Milano): pittrice e docente all'Accademia di Brera. Una vera milanese di origini sefardite
Riccardo Ruggeri (Lugano): scrittore, editore, tifoso di Tex Willer e del Toro