"Delle mie amicizie personali non parlo, figuriamoci di un mito come Giovanni. Il motivo della mia violenta opposizione alle Mafie è banale. Le Mafie hanno copiato il nostro modello di business e non vogliono pagarci le royalty, tutto qua.
Ci hanno rubato la chiave del tabernacolo ove custodivamo il protocollo che ha portato al successo del CEO capitalism. Il giochino era facile a dirsi ma difficile a praticarsi. Coniugare vecchio e nuovo, tradizione e innovazione significa creare una nuova modalità di fare business, gestire professionisti senza scrupoli e politici avidi di potere. Intervenire sulla produzione di leggi che siano sempre più farraginose, poco cooperative. Per poi colpirli al cuore.
Lei non ricorda, o forse non sa che alla caduta del Muro, le Mafie arrivarono prima di noi. Seguivano una strategia precisa: comprare a Berlino Est qualsiasi cosa fosse in vendita, specie case e terreni, senza fissare alcun limite di spesa. A differenza nostra le Mafie calcolano ogni loro iniziativa con logiche funzionali al consenso sociale. E questo a gioco lungo paga.
Così come aver scoperto gli enormi business che si creano dopo le calamità naturali, non solo per fare quattrini ma per infiltrarsi nelle istituzioni. Ci hanno copiato il nostro disruptive innovation senza pagare royalty. E infatti in questa pandemia le loro aziende stanno crescendo in proporzione al tasso di contagio, facendo acquisizioni a prezzi stracciati. Esattamente come le nostre, ma loro rifiutano di pagarci le royalty. In più investono sulle criptovalute, usano bitcoin o monero per pagare i loro acquisti mentre noi non lo possiamo fare, dobbiamo fare le fatture elettroniche con quattrini tracciabili, anche se poi ci non paghiamo le tasse.
Adesso capisce perché sono così furibondo. Se i mafiosi comprendono che i loro profitti sono l’ossigeno dell’economia legale, per noi si farà dura. O li distruggiamo una volta per tutte o negoziamo un accordo di compromesso, come abbiamo fatto con la Mafia cinese.
E adesso basta. Mi sono stufato di parlare con Lei, Lei mi stanca!".